PALIO -1
Otto sorelle, pronostici e strategie
Ultime ore di attesa prima della corsa al Mari. Tutti si dicono convinti di fare bene, ma fa paura il cavallo della Flora

I veri protagonisti del Palio sono i cavalli e questo è indubbio, ma le star, o meglio gli “eroi” per i ragazzi di contrada sono loro: i fantini.
Alcuni sono più “personaggi” di altri se hanno già conquistato una o più vittorie a Legnano, altri invece sono la speranza di agguantare la finale e la Croce. Per alcuni sono solo dei “mercenari”, per altri sono invece professionisti seri e preparati.
La percezione che il mondo del Palio ha di loro varia, ma di una cosa tutti sono convinti: nelle loro mani si decide buona parte della corsa. Sono loro che montano a pelo su veloci purosangue, sono loro che hanno il compito di allenarli e di portarli in forma perfetta al Palio. E per sognare la vittoria giovedì sera ogni contrada ha organizzato una cena a loro dedicata.
TANTE CONTRADE FORTI
Giovanni Atzeni detto Tittia (Legnarello) non ha dubbi: «Noi siamo arrivati all’appuntamento prontissimi, con i cavalli in perfetta forma. Ci sono in pista tanti cavalli forti. Non temiamo nessuno». Di lui capitan Stefano Cambrai ha fiducia piena e il sorriso rilassato e sicuro di Tittia mette Legnarello fra le contrade che possono far tremare le avversarie. Anche a San Domenico il capitano, Alessandro Bondioli, ha deciso di riconfermare la fiducia ad Antonio Siri, detto Amsicora: «Fra tutti uno è il cavallo sopra la media - ha commentato Antonio - ovvero quel missile terra-aria di Genarmoly. Dallo scorso anno a oggi è ancora al meglio della forma. Gli altri cavalli sono più o meno tutti alla pari. Noi abbiamo lavorato a fondo, i cavalli che presentiamo sono competitivi, e siamo pronti».
Fra i cavalli che i fantini osservano con attenzione c’è quello che monterà Simone Mereu, detto Deciso, per San Bernardino: proveniente dalla scuderia di Valter Pusceddu, ha delle ottime chance: «Mi piace molto - ha sottolineato Mereu giocando un po’ a nascondino- e anche se è esordiente può dire la sua in pista».
FRA STRATEGIE E SILENZI
Non si sbilancia nessuno a Sant’Ambrogio. I gialloverdi parlano poco e preparano la loro strategia: con un fantino come Giuseppe Zedde, detto Gingillo, è come avere un’assicurazione per andare in finale: lui è di poche parole, come sempre, ma gli occhi gli sorridono. «Sarà un gran bel Palio», ha detto, lasciando intendere che farà la sua parte senza lasciarsi impressionare da nessuno. Dalla sua c’è l’esperienza anche del capitano Remo Bevilacqua che nelle sue scelte mette sempre molta competenza e attenzione.
Carlo Sanna detto Brigante è per il secondo anno con la giubba di San Magno: a preparare il cavallo che monterà domenica al Palio c’è Renato Gigliotti, una “volpe” che ha regalato a un’altra contrada in passato tante soddisfazioni in pista. «Siamo in forma», ha commentato e in contrada la serata dedicata a Brigante ha scaldato i cuori dei giovani e dei giovanissimi, il cavallo è coccolato dal gruppo stalla che quest’anno ha lavorato anche sul fronte fotografico per raccontare il dietro le quinte.
Sant’Erasmo invece coccola il suo Velluto: gran preparatore di cavalli, Dino Pes è apparso subito rilassato e sereno. Non ha dubbi, né incertezze, né timori nei confronti delle altre contrade.
LA PIÙ TEMUTA
Su tutte però, ed è opinione comune tra i fantini, una contrada è al di sopra della media: La Flora. L’accoppiata Gavino Sanna-Genarmoly è la più forte in assoluto: cavallo imbattibile, nonostante i suoi 11 anni, se parte in testa non lo acchiappi più. Gavino ha provato la pista già il giovedì mattina: «È perfetta - ha detto - avete fatto anche stavolta un ottimo lavoro».
Felice della vittoria conquistata il 19 maggio al Palio di Fucecchio, per Legnano «si spera bene. Il cavallo lo conosco bene e so cosa può fare in pista. Noi lavoriamo sempre per arrivare al meglio».
Di certo avrà contro sette contrade, tutti fanno a gara a chi “gufa” di più. Fermarlo è difficile. Batterlo pare impossibile. Ma il palio è il palio. E il risultato è anche frutto di un grande fattore: la fortuna, il caso. O per dirla meglio: con chi capiti in batteria?
IL GRANDE RITORNO
E infine c’è San Martino, che quest’anno ha sorpreso tutti riuscendo nel “colpaccio” di riportare a Legnano un fantino di grande caratura come Silvano Mulas. In diverse lo hanno cercato e corteggiato, ma solo capitan De Pascali è stato convincente: salutato Andrea Mari, detto Brio, come un grande amore finito, i biancoblù hanno accolto a braccia aperte e con entusiasmo il rientro nei palii di Voglia. Tirato a lucido nel suo impegno professionale nelle corse regolari in ippodromo per la scuderia Grizzetti Galoppo, Silvano è colui il quale può contrastare davvero lo spunto e lo stile di Gavino. La nemica, La Flora, ha trovato così un antagonista. Ora bisognerà vedere le performance del cavallo Uprise: sarà all’altezza di Genramoly? Silvano ne è convinto, la pista nuova gli piace: «La nuova pista è bella - ha detto - compatta e uniforme, sarà un’ottima base per una bella corsa». Tradotto: la battaglia può avere inizio.
Tutto pronto per la giornata clou della sagra: dal mattino in piazza San Magno al lunghissimo pomeriggio che partirà dalla sfilata per le vie della città fino al campo sportivo potrete seguire tutti gli eventi con la diretta testuale e con immagini su prealpina.it (clicca QUI oppure sul banner "VISUALIZZA LA DIRETTA" che si trova a destra dell'articolo).
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