SI RIPARTE
Legnano, Investitura a Sant’Ambrogio
Battezzati sei nuovi piccoli contradaioli

«Abbiamo vissuto due anni tremendi, in cui il fuoco della nostra passione si è un po’ affievolito, dobbiamo mantenere viva la fiammella, che non può essere alimentata con una catasta di legna, ma solo con dell’ossigeno, un poi’ alla volta. Non so se faremo il Palio quest’anno, ma sta a noi far continuare la nostra tradizione, come ci è stata tramandata da chi prima di noi. Manteniamo vivo il nostro Palio, un po’ alla volta, affinché non muoia». E’ un appello accorato, più una preghiera che un proclama, quello lanciato dal gran priore gialloverde Sabrina Marra sabato 22 maggio al termine della cerimonia di investitura della reggenza, nel santuario di Santa Maria delle Grazie. Una risposta al discorso dei magistrati, che in questa occasione non avuto modo di intervenire, e al capitano di San Bernardino e al suo intervento l’altra sera. Cerimonia sobria ma gioiosa, con le voci dei piccoli Ambrogini che hanno scandito la messa celebrata da don Patrizio. Il capitano Remo Bevilacqua, con il gran priore Marra, la castellana Silvia Mocchetti, la gran dama Rosanna gara vaglia e lo scudiero Paolo Nicoletti hanno tenuto a battesimo sei nuovi piccoli contradaioli: Anita Panetti, Bianca Vitali, Carlotta Grassini, Lavinia Pellegrini, Leonardo Colangelo e Tommaso Bassani. Per Sant’Ambrogio questo è un anno molto speciale: tutte le energie sono concentrate su una nuova casa. Ne è scaturito così un video emozionale ed emozionante per raccontare ai gialloverdi l’evoluzione dei lavori in corso per il nuovo maniero. Il messaggio è colmo di speranza per il futuro: “Costruire una casa è un viaggio o forse un percorso ad ostacoli che solo lavorando insieme si possono superare. Questo è quello che la Contrada Sant’Ambrogio ha iniziato a fare in questi mesi grazie all’impegno di tutti i contradaioli che si sono messi in gioco per “preparare” il nuovo maniero alla ristrutturazione. Siamo solo all’inizio, ma aver potuto lavorare insieme a questo progetto ci ha permesso di riassaporare un po’ la bellezza dello stare insieme e di condividere un obiettivo. Il percorso è ancora lungo, e per arrivare alla fine, a costruire la nostra casa, il punto di riferimento per la nostra Contrada e il nostro territorio, abbiamo bisogno del sostegno di tutti. Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni“. E infine il saluto più intenso: quello per il fantino Andrea Mari, i cui funerali si sono svolti proprio ieri mattina a Siena nella chiesa della Madonna di Provenzano, nella contrada della Giraffa.
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