PALIO
La fame di Simone
Mereu per San Bernardino all’esordio: molto motivato. «Il capitano Doriano Sciocco mi ha fortemente voluto e questo mi fa onore, gli sono davvero grato».

L’hanno soprannominato Deciso. E un motivo ci sarà. Simone Mereu, 39 anni, si presenta al palio di Legnano come esordiente in questa corsa che schiera tutti i migliori. «La motivazione è altissima - spiega al telefono prima di partire per Legnano, dove ieri sera è stato il protagonista della cena in San Bernardino - sono venuto qui perché ho trovato un capitano che mi ha scelto, altrimenti sarei stato costretto, ahimè, a rimanere a casa. Doriano (Sciocco, ndr) mi ha fortemente voluto e questo mi fa onore, gli sono davvero grato».
ORGOGLIOSO DI ESSERE QUA
Deciso è di carattere ed è lui stesso a spiegare il perché: «La gente mi vede taciturno ma so quello che voglio. E cerco di dimostrarlo in campo». Per due volte Mereu ha fatto sua la Provaccia (nel 2008 con Sant’Ambrogio e nel 2012 con Legnarello), ora ha l’occasione giusta per cercare di portare a casa la vittoria migliore, quella della domenica. Lui rivela un retroscena: «Dovevo esordire due-tre anni fa nella Flora, poi mi hanno smontato a tre mesi dal palio. Niente da fare. Stavolta non sarà così, Doriano porterà fino in fondo questo impegno. Per questo sono orgoglioso, tanto più che, dal punto di vista professionale, fa sempre piacere essere a Legnano».
IL SENSO DELL’ANDATURA
Simone ha una lunga esperienza nelle corse. Di origine sarda come molti fantini - è nato a Carbonia - ha iniziato nei palii di provincia; poi ha trovato la sua dimensione negli ippodromi, correndo a Torino, Novi Ligure, Milano e Varese. Questa sua attitudine potrebbe diventare decisiva sulla pista dello stadio Mari, simile a quella delle corse in piano. «Grazie al fondo scorrevole Legnano permette di far tirare fuori la loro azione ai cavalli. Arrivando dalle regolari, io un po’ di senso dell’andatura in più ce l’ho. E questo mi aiuta. Con il pesetto leggero e con la situazione giusta, un briciolino di vantaggio lo puoi ottenere».
MAGONE PER LE CORSE A PELO
Gli inizi non sono facili per il fantino che quest’anno monterà per San Bernardino. «Quando sono arrivato a Milano per fare l’allievo fantino - spiega Mereu - già avevo un po’ d’esperienza nelle corse di provincia. In Sardegna si comincia così. Essendo giovane, avevo molta voglia di fare per imparare questo mestiere. Ho fatto diversi anni nelle regolari ma avevo, diciamo così, questo magone per le corse a pelo. Pian piano mi sono avvicinato al mondo dei palii ma non potevo lasciare le altre corse in modo netto, dove mi sono difeso abbastanza bene e ho montato in tutta Italia». L’ingrediente vincente, nell’uno come nell’altro caso, è uno solo: «Grandissima passione. Poi tanta, tanta e poi ancora tanta fame».
NIENTE RACCOMANDAZIONI
Sincero, motivato e fermo nei suoi principi, Mereu è così: «Arrivo dal niente come tanti e non mi sono mai appoggiato a nessuno. Non ho nulla in contrario contro chi s’appoggia ma io preferisco non essere impacchettato, incartato e raccomandato. Tutto quello che ho fatto è opera mia». L’unica molla, per lui, è la dedizione al lavoro: «Non mi ispiro a nessuno in particolare. I miei colleghi sono anche miei amici. Siamo tutti professionisti. Tutti ci si alza molto presto, ci si alza per campare». Nessuna polemica con Jonatan Bartoletti che l’ha preceduto per San Bernardino e ha detto, nella recente intervista a La Prealpina: «La dignità viene prima di tutto». Mereu ribatte: «Non so cosa sia successo. Quando il capitano è venuto a cercarmi, la prima cosa che gli ho chiesto è se con Jonatan era tutto a posto. E lui mi ha detto: “assolutissimamente sì”».
LA FELICITÀ DEI CONTRADAIOLI
Al palio correrà con un cavallo di Valter Pusceddu, che è già una garanzia. «Lo sapevo da prima che fossi ingaggiato, il cavallo è molto promettente, ma in corsa sul sicuro non si va mai. Noi siamo una bella squadra e ci crediamo davvero tanto. Il mio sogno è di rendere felici i contradaioli. Prima di tutto ci sono loro». Una frase che è più di una mezza promessa. Chi conosce bene Simone, sa il perché.
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