DOPO LO STOP DI CERRO
Recupero ex Gianazza, Tigros rivede il progetto
Orrigoni: «Nessuna porta chiusa. Pronti anche a valutare l’ipotesi di un polo tecnologico»

Nel futuro della ex Gianazza, invece di un supermercato il sindaco di Cerro Maggiore Giuseppina Berra preferirebbe un polo tecnologico e scientifico.
E il patron di Tigros Paolo Orrigoni, che dallo scorso anno è proprietario dell’area di 23 mila metri quadrati al confine tra Cerro e Legnano, farà di tutto per accontentarla. Ovviamente senza rinunciare al supermercato che è il cuore del suo business, ma cercando piuttosto «di modificare il progetto per venire incontro alle esigenze dell’amministrazione».
Ad annunciare l’apertura è lo stesso Orrigoni: «Con l’amministrazione di Cerro Maggiore abbiamo avuto un incontro cordiale - afferma -. Nessuna porta chiusa, semplicemente sindaco e assessore ci hanno spiegato che per loro così com’è il nostro progetto non rappresenta una priorità. Ma i progetti si possono cambiare, proseguiremo il confronto per cercare di conciliare le nostre esigenze con le loro».
Berra ha spiegato che il suo programma elettorale non prevedeva l’apertura di supermercati, perché non ha nessuna intenzione di danneggiare i negozi di vicinato. L’idea della nuova amministrazione di Cerro è piuttosto quella di recuperare le aree dismesse insediandovi poli tecnologici e scientifici che potrebbero portare un importante valore aggiunto. Più facile a dirsi che a farsi, visto che da trent’anni a questa parte trovare operatori interessati a catalizzare su un territorio come l’Alto Milanese centri ricerca o laboratori di sviluppo è come cercare un ago in un pagliaio. Eppure forse questa volta Cerro potrebbe aver fatto centro. Perché pur di non perdere la possibilità di mettere a reddito l’area che ha comperato dall’asta fallimentare, Mister Tigros è disposto a rivedere i suoi piani per andare incontro alle esigenze di Berra.
«Gli aspetti da valutare sono molti - afferma Orrigoni -, ma c’è tutto il tempo per intavolare un confronto costruttivo che sia utile a entrambe le parti. I tecnici sono al lavoro per studiare diverse possibilità: siamo aperti al dialogo, è nostro desiderio capire quali convergenze siano possibili tra le nostre idee e quelle del Comune».
Se il palazzo si guarda bene dal chiudere la porta in faccia a un investitore, Tigros rispetta l’impegno che Berra ha preso in campagna elettorale con i cittadini e prende tempo in vista «di un approfondimento» che potrebbe anche comportare una revisione profonda del progetto. Cerro vuole un polo tecnologico e scientifico? Orrigoni si lascia scappare che nella Gianazza del futuro «potrebbe esserci anche un insediamento di questo tipo». Se il progetto è ancora tutto da costruire, almeno adesso esiste un interlocutore con cui confrontarsi.
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