IL FESTIVAL
Legnano, Rugby Sound ritorno trionfale
Dopo le edizioni rinviate causa pandemia, il metal dei Lacuna Coil protagonista della prima serata al Castello

Miglior prima per il ritorno in grande stile del Rugby Sound non poteva esserci. Nella serata inaugurale del festival, reduce da tre anni di stop, tutto è filato via liscio senza problemi e il popolo del metal nerovestito ha potuto invadere pacificamente la spianata dell’Isola del Castello di Legnano.
Un’invasione ordinata e anche a misura di famiglie (perché il metal spesso e volentieri è un qualcosa che si tramanda di genitore in figlio) tra salti, qualche timido pogo e applausi e corna di approvazione a-go-go.
Niente sold out per la premiere nonostante i biglietti a un euro, alla fine sono stati staccati 4mila tagliandi, ma tante, feroci bordate sonore da parte di due formazioni italianissime, gli emergenti Moonlight Haze e i ben più famosi e navigati Lacuna Coil, che hanno in comune la cantante donna (rispettivamente Chiara Tricarico e Cristina Scabbia, tutte e due molto brave!). «Due anni fa pensavamo che momenti così non ci sarebbero mai più stati, che sarebbe stata la fine del mondo,e invece è ancora delirio. Come siamo felici Legnano», ha urlato a squarciagola l’altra voce dei Lacuna Coil, Andrea Ferro, mentre verso nord, all’orizzonte, si scorgevano lontani i lampi di un temporale.
A fine show dei Lacuna Coil, nel tendone del “terzo tempo”, The Last Rock Dj ha intrattenuto, a volume decisamente più ridotto rispetto agli show sul palco principale, gli irriducibili dell’aftershow.
E stasera si ricomincia con un altro happening con ingresso simbolico nel segno del reggae (e dintorni) con i salentini Sud Sound System, i sardi Train To Roots e Vito War.
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