RIPARTENZA LEGNANO
«Serve più sicurezza»
Bulli e spacciatori, emergenza continua per gli abitanti del centro

Tre settimane fa Marco, 53 anni, stava aprendo il suo bar al borgo di Sant’Ambrogio quando per l’ennesima volta è incappato in un gruppo di ragazzi che in sua assenza aveva occupato il dehors.
Ha chiesto loro di liberare i tavoli perché il locale stava per aprire, pochi minuti dopo è stato buttato a terra e preso a calci e pugni, tanto che soccorso da un’ambulanza è stato portato in ospedale e trattenuto per la valutazione dei danni. Le botte sono state tanto forti che Marco ha perso la memoria, di quel pomeriggio non ricorda nulla.
L’aggressione è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, nei giorni seguenti chi abita nel quartiere si è sfogato dichiarando tutta la sua insofferenza: «Non ci sentiamo più sicuri – dicono i residenti -. Questi ragazzi passano la giornata sui marciapiedi o sotto i portici, qualcuno di loro spaccia. Si comportano come dei bulli, se qualcuno li riprende diventano minacciosi».
Il problema riguarda in generale un po’ tutto il centro della città, dove soprattutto nei fine settimana si ritrovano compagnie di ragazzi che arrivano anche da fuori. Chi abita in largo Tosi lamenta da anni la difficile convivenza con i giovani che bivaccano sotto i portici, di giorno occupati dai ragazzi che arrivano in autobus a Legnano per frequentare le scuole superiori e di sera da chi soprattutto quando piove li usa come una piazza coperta dove passare le ore bevendo e fumando. I segni di questi passaggi si vedono sui muri di marmo che il condominio ormai ha rinunciato a ripulire, tanto la spesa è inutile.
Come chi abita nella nuova Cantoni si è ormai rassegnato ad avere gli spacciatori sotto casa: italiani e stranieri che scambiano le dosi a due passi dal parchetto giochi per i bambini, sui viali di quello che è stato progettato per essere il giardino della città.
Buona parte del centro chiede una cosa sola: il nuovo sindaco di Legnano dovrà essere in grado di garantire maggiore sicurezza, moltiplicando i controlli e le telecamere per permettere a tutti di sentirsi tranquilli in casa propria.
Negli ultimi anni si è fatto molto, ma evidentemente per la gente ancora non basta. La ricetta per la città ideale senza bulli né delinquenti? Devono trovarla gli amministratori.
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