LA PROTESTA
Legnano, smog e maleducati in largo Tosi
Il capolinea del bus rimane: residenti esasperati

Il problema non si è ancora risolto, e probabilmente non si risolverà a breve. Morale: le 43 famiglie che risiedono nel palazzo di largo Tosi a Legnano, dove ha sede anche l’Inail, devono rassegnarsi al fatto che il capolinea degli autobus resterà lì ancora chissà per quanto. Con i conseguenti disagi praticamente dodici mesi su dodici, peraltro segnalati da diversi anni: durante l’anno scolastico ci sono gli studenti che arrivano e partono trasformando i portici in un’improvvisata stazione con ragazzi seduti a terra, alcuni sui gradini degli ingressi, e altri più maleducati che imbrattano i muri; durante l’estate, quando gli studenti non ci sono, è invece impossibile tenere le finestre aperte perché gli autisti dei pullman (nonostante uno specifico divieto) si fermano tenendo il motore acceso. Non solo: a causa della movida, nei fine settimana gli schiamazzi sono all’ordine del giorno visto che ci si trova in un punto strategico del centro e a pochi metri c’è il parco Falcone e Borsellino, nel recente passato attenzionato anche per fenomeni di spaccio.
LE LAMENTELE DEI RESIDENTI
«Di nuovo - spiegano alcune residenti del palazzo - siamo in una situazione per la quale non si vede uscita. Abbiamo avuto svariati incontri il Comune e l’amministrazione comunale è dalla nostra. Ma lo spostamento del capolinea è nelle mani dell’Agenzia del Tpl, che non pare intenzionata a trasferirsi da un’altra parte». Vale la pena ricordare che nell’aprile del 2022 in consiglio comunale venne peraltro approvata all’unanimità una mozione presentata dalla lista Toia che chiedeva appunto di spostare il capolinea: le proposte messe sul tavolo dal Comune, che prevedevano lo spostamento in zona ospedale (via Candiani o corso Sempione) sono state tuttavia bocciate dall’Agenzia. Così l’unica speranza rimane ora legata al progetto del terminal dei bus della stazione ferroviaria in piazzale Butti. Un progetto in questo senso, complice il pasticcio legato alla proprietà del terreno che servirebbe per ampliare il piazzale, è tuttavia ancora lontano a venire.
BIVACCHI E SCRITTE SUI MURI
«Non sappiamo più davvero a che santo votarci» dicono ancora dal condominio: «Qui c’è anche un problema di decoro tra bivacchi e scritte sui muri. Per non parlare dei ragazzi che si siedono ad aspettare i bus sui gradini del portone e noi per entrare dobbiamo chiedere a loro il permesso». Tempo fa, per risolvere tutto questo, si era pensato anche all’installazione di una recinzione con dei cancelli, ma l’idea non ha finora trovato attuazione in quanto l’area sarebbe di uso pubblico. Un disagio iniziato circa 13 anni fa e che nel tempo non si è insomma affievolito, anzi: in media ogni giorno da largo Tosi passano in media 300 autobus, e d’estate ci sono anche quelli turistici. E se le forze dell’ordine hanno aumentato i controlli, la risposta dei teppisti sa di beffa: la comparsa di una nuova scritta che recita testualmente “Via gli sbirri dal Tosi”.
© Riproduzione Riservata