L’IDEA
Un ristorante nel Castello
La giunta punta a coinvolgere i privati per recuperare la zona delle stalle

Prima la sistemazione dell’isola sull’Olona con la pista ciclabile e gli allacciamenti per rendere possibili eventi come il Rugby Sound. Poi il nuovo ponte pedonale sul fiume sul lato del parco (che dovrebbe essere completato entro al fine di questo mese) per agevolare l’ingresso dei visitatori. E in prospettiva il recupero dell’ultima porzione del castello, quella delle ex stalle, per completare il recupero funzionale di un edificio che, se valorizzato adeguatamente, potrebbe costituire un valore aggiunto per l’intera città. Di questo è convinta la giunta guidata dal sindaco Gianbattista Fratus che ha già cominciato a ragionare attorno a diverse ipotesi. Ma prima di tutto bisogna fare i conti con le casse comunali, e di questi tempi non sono affatto rose e fiori. Così è tornata in auge una vecchia idea: chiedere la collaborazione dei privati.
L’idea di un bando
«Siamo convinti - dice l’assessore al Territorio, Gianluca Alpoggio - che occorra studiare qualcosa per dare quella marcia in più che ora manca al castello, anche per renderlo più visitabile e farlo conoscere anche a coloro che provengono da fuori Legnano. Al di là delle mostre o delle iniziative che possono essere organizzate, al momento c’è una carenza che secondo noi andrebbe colmata: non c’è neppure un piccolo punto di ristoro per consentire ai visitatori di bere un bicchiere d’acqua».
E quindi ecco l’idea che l’amministrazione non tiene più nascosta: emettere un bando per la gestione di un ristorante all’interno delle mura. Ristorante che sarebbe anche un elemento in qualche modo correlato alla cappella di San Giorgio (accanto al torrione centrale) dove il Comune ha già dato la possibilità di celebrare matrimoni: sposi e invitati potrebbero effettuare lì rinfreschi o pranzi. Sono chiaramente ancora tutte da vedere le modalità del bando: accollare ai privati la ristrutturazione delle stalle in cambio di una convenzione di molti anni per gestire il ristorante? Oppure con il Comune che si accolla direttamente le spese e chiede un canone?
Trovare una vocazione
«Pensiamo - dice Fratus - che il castello e tutta l’area circostante possano e debbano essere valorizzate. In primo luogo occorre dare una vocazione definitiva all’antico maniero: sede di mostre? Oppure di eventi? Abbiamo iniziato a ragionare su questo primo punto. Nell’ambito di questa idea generale di rilancio rientra anche la possibilità di creare un ristorante». Il sindaco ha in merito già segnato alcune scadenze in agenda: «Innanzitutto ho dato disposizioni agli uffici per preparare subito un piano, chiamiamolo così, di pulizia generale per sistemare sia il cortile che gli spazi interni. Dopo il Palio entreremo invece nel merito dello studio di cosa fare per il futuro. Quando l’emissione del bando? Al momento non sono in grado di dirlo, ma sicuramente è un progetto che spero di concretizzare ben prima della fine del mandato».
Insomma il castello, che fino all’inizio degli anni Novanta rischiava addirittura di crollare, ora, dopo i costosi restauri (lì hanno già trovato sede fissa le tre grandi tele del Previati sulla battaglia di Legnano, un museo del Palio e il cenobio del Collegio dei capitani), a di concerti che avranno luogo tra la fine di giugno e i primi di luglio sull’isola dell’Olona.
© Riproduzione Riservata