AMBIENTE
Una scala per i pesci nell’Olona
In via Pontida iniziati i lavori alla cascata artificiale

Per oltre un secolo il corso del fiume è stato spezzato dalla cascata in cemento costruita per accelerare l’acqua che uscita dalla tessitura Bernocchi stava per infilarsi sotto il Cotonificio Cantoni, ma per i pesci questo non è mai stato un problema.
Lo sfruttamento del fiume per scopi industriali li aveva semplicemente sterminati, fino a dieci anni fa vedere un essere vivente nell’alveo dell’Olona era un evento. Negli ultimi anni però le cose sono cambiate, e passando sul ponte di via Pontida non è raro vedere carpe, bardi e cavedani che nuotano controcorrente ai piedi della cascata di cemento.
Cercano l’acqua più ossigenata, ma non possono risalire il fiume perché la diga artificiale sbarra loro la strada. Qualche volta qualcuno si lancia in aria, ma l’esito del volo è scontato.
ENERGIA DALL’ACQUA
Ecco perché nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’area ex Bernocchi è stato studiata la possibilità di realizzare un corridoio ecologico che permetta ai pesci di risalire il corso del fiume. Il progetto, elaborato dall’architetto Paolo Cozzi e dall’ingegner Rolando Crespi, è ancora più ambizioso. Perché oltre che del corridoio ecologico in via Pontida è prevista anche la realizzazione di una mini turbina idroelettrica, un impianto in grado di trasformare la forza del fiume in energia elettrica da immettere in rete. I lavori, per un importo totale di 65mila euro, sono già iniziati. Nei giorni scorsi i tecnici si sono messi al lavoro per “smontare” parte della diga realizzata in cemento armato all’inizio del Novecento.
COME I SALMONI
La parte di alveo interessata è quella che per chi guarda dal ponte si trova sulla sinistra, dove si trova la chiusa. Qui il fondale in cemento è stato fatto a pezzi e sarà sostituito da una sorta di “scala” che permetterà ai pesci di risalire il fiume. Come? Replicando i piccoli dislivelli che si trovano anche in natura, e che carpe e cavedani sono abituati per istinto a “saltare”. Proprio come fanno i salmoni, insomma. Per una volta, dunque, il fiume fa notizia per una novità positiva in luogo di sversamenti e miasmi maleodoranti.
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