L’insetto samurai attacca Gallarate
Trovata la cocciniglia sulle piante del centro: si rischia di intervenire con pesanti potature

Sembra una piccola ghirlanda di pizzo bianco avvolta sui rami, ma non è pizzo e non è una decorazione. Si tratta invece del segno della presenza di un insetto di origine giapponese che da qualche anno ha preso casa anche in Lombardia e nel Varesotto, e che nei giorni scorsi è stato notato pure a Gallarate.
L’avvistamento della cocciniglia, in particolare, è avvenuto nella zona di via Magenta, in una zona del tutto urbanizzata, non in una porzione di territorio ancora molto verde quale Crenna.
Monitoraggio partito
La presenza su un ciliegio è bastata per far alzare l’attenzione anche nei paesi vicini, per tenere monitorato l’avanzamento della specie sul territorio prima che si diffonda in maniera tale da costringere a interventi a danno degli alberi. Un paio di foto che mostrano gli animaletti di via Magenta, ad esempio, sono già arrivate all’amministrazione della vicina Cassano, che a questo punto intende alzare l’attenzione e tenere sott’occhio le piante all’interno dei confini cittadini.
«Si rischia di dover tagliare i rami colpiti», fa presente il consigliere cassanese Massimo Zaupa. Da qui la necessità di evitare che l’insetto proliferi senza controllo.
A notare la presenza a Gallarate della cocciniglia che viene dal Giappone è stata qualche giorno fa proprio una donna cassanese che lavora dalle parti di via Magenta e si è resa conto che la situazione del ciliegio che aveva davanti non era nella norma. Gli scatti fotografici che inquadrano la ghirlanda creata dall’insetto attorno ai rami, ora, potranno far partire le valutazioni opportune per tenere sotto controllo la presenza dell’animale non solo sull’albero che già lo ospita ma anche sulle piante nelle vicinanze.
Il precedente di Busto Arsizio
Lo scorso anno a Busto era stata un’intera zona di Borsano a finire all’attenzione degli addetti alla manutenzione del verde per la presenza della medesima specie di insetto, che si era già fatta strada su diversi rami del quartiere quando la segnalazione di un gruppetto di borsanesi aveva permesso di affrontare la situazione. La prontezza dell’osservazione fatta a Gallarate, ora, potrebbe facilitare il lavoro e prevenire il proliferare della cocciniglia. Nel caso bustese, quando gli operatori avevano compiuto i sopralluoghi necessari, la situazione era ben più evidente di quella notata qualche giorno fa in via Magenta. In questo caso dunque intervenire dovrebbe risultare più semplice e meno invasivo.
Non è certo la prima volta che il territorio si trova a fronteggiare la presenza di specie non autoctone e potenzialmente dannose per il patrimonio arboreo. Una situazione simile, però, in passato ha riguardato più di frequente aree meno urbanizzate. Questa volta invece si parte dal centro città.
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