L’ALLARME
L’invasione degli scoiattoli grigi
Come si temeva, i roditori di origine americana hanno preso piede e dal Parco Castello si sono spinti in gran parte della città. Del tutto scomparsa la specie rossa autoctona

Quattro anni fa l’università di Torino aveva lanciato l’allarme, lo scoiattolo grigio che stava proliferando nel Parco Castello doveva essere fermato prima che condannasse all’estinzione lo scoiattolo rosso e provocasse una serie di danni ambientali all’ecosistema dell’Alto Milanese. Allora, però, l’allarme era forse stato preso un po’ sottogamba. Che male potevano fare quei simpatici roditori? Era davvero necessario sterminarli come avrebero voluto l’Unione Europea e il ministero dell’Ambiente? Davanti all’ipotesi di uccidere gli scoiattoli gli ambientalisti avevano sollevato una feroce polemica, e così non se ne fece nulla.
Oggi lo scoiattolo grigio arrivato dall’America ha conquistato tutta la città. Uscito dal parco ha trovato casa al Bosco Ronchi e nei giardini dei condomini del centro e della Canazza. Non è raro vederlo anche sugli alberi di viale Matteotti, a due passi da piazza San Magno e gli esemplari più coraggiosi si sono ormai spinti fino ai comuni vicini.
Servizio completo sulla Prealpina di mercoledì 28 settembre
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