L’INCHIESTA
Lo spaccio è a domicilio
Ecco come si evolve il mercato della droga sulla piazza di Gallarate

La cocaina te la portano a casa. O al locale dove sei. Questa è l’ultima frontiera dello spaccio di stupefacenti in città.
Ci manca poco che inventino una app, stile deliveroo della coca; quello che è in atto è un vero e proprio take away della polvere bianca: i “cavallini” che si occupano delle consegne si mettono in tasca le dosi triangolari e vanno dal cliente.
Mentre i metodi tradizionali restano ancora validi per la marijuana che è preferita all’hashish. A Gallarare, oggi non si parla più di una mappa dello spaccio di stupefacenti, c’è una evoluzione nei luoghi dove si consumano droghe a cielo aperto.
Ecco la geografia e chi la gestisce.
LA STAZIONE
Non tradisce mai: è una certezza per chi vuole un po’ di marijuana e hashish.
Sebbene ormai sia archiviato il grande spaccio da quando è stato smantellata la rete dei nigeriani con l’operazione African Shop 2.
Altro colpo è stato dato con l’arresto del pusher in pantofole che scendeva comodo dal suo appartamento in piazza Giovanni XXIII.
Resta comunque l’area considerata cuore dello spaccio: sia per tradizione ma anche per la sua storia e struttura. Ogni giorno il livello di attenzione è enorme.
VIA SCIARÈ
Un ritrovo per chi fuma spinelli. Dopo un iniziale trasloco del gruppo dei soliti noti dalla piazza al retro della stazione, in questa zona circolano dosi limitate di marijuana.
Quelle per uso personale dei gruppetti che si ritrovano per passare le ore a fumare e bere.
I residenti non sono affatto contenti, ma anche dopo i controlli a tappeto più e più volte hanno portato alla segnalazione alla prefettura dei giovani - e non solo - come assuntori di stupefacenti.
EX CENTRO IL FARE
Alle spalle della stazione nel quartiere Sciaré, si trova l’ex centro commerciale diventato il regno di piccoli pusher e soprattutto assuntori.
Pensano di agire indisturbati e poter fare un po’ di tutto.
Ormai anche qui le quantità che circolano sono davvero molto limitate e si tratta sempre di dosi che al controllo risultano classificabili per uso personale.
Come è accaduto a novembre quando durante i controlli della polizia su un gruppetto di giovani che ha tentato di disfarsi degli stupefacenti, un nigeriano è stato segnalato alla prefettura.
LE SCUOLE
È l’enorme problema da affrontare con delicatezza.
Fuori dalle aule, con tanti giovanissimi coinvolti è il grande tema del momento. Inutile negare che nelle scuole superiori gli stupefacenti circolino.
Al momento non ci sono segnalazioni, è un tema delicato da risolvere con la prevenzione.
Quando i giovani diventano baby pusher non hanno consapevolezza: vengono letteralmente circuiti da spacciatori senza scrupoli.
E la rete dello spaccio si allarga.
LA NAZIONALITÀ
A chi è in mano il giro dello spaccio?
Da sempre ci sono etnie e nazionalità preposte. A Gallarate il giro della coca è in mano agli albanesi che hanno la loro base a Cardano al Campo.
Il settore marijuana e hashish continua ad essere di prevalenza dei marocchini e in generale dei nordafricani.
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