CLIMA E INQUINAMENTO
Lombardia: i ghiacciai si sciolgono
C’è il rischio che i più grandi scompaiano entro fine secolo. Negli ultimi 50 anni si sono ridotti del 40%

I ghiacciai lombardi (quelli rimasti) sono a rischio scioglimento. «Anche i tre più grandi, cioè l’Adamello, il Fellaria-Palù e il Forni, andranno a scomparire entro fine secolo se non vengono ridotte le emissioni e continua l’aumento incontrollato delle temperature». Lo ha affermato Riccardo Scotti, consigliere del Servizio glaciologico lombardo, in audizione alla Commissione Territorio del Senato sullo scioglimento dei ghiacciai alpini.
Questo è lo scenario peggiore. «Se invece saremo in grado di stabilizzare le temperature entro i 2 gradi, seguendo le indicazioni dell’Accordo di Parigi, i ghiacciai maggiori potrebbero trarne un beneficio e conservarsi sul lungo periodo anche entro la fine del secolo», ha continuato Scotti.
È l’effetto dell’eccessivo uso di combustibili fossili e dell’aumento delle temperature «che sulle Alpi è stato di circa 2 gradi rispetto all’era preindustriale, ovvero il doppio rispetto alla media dell’intero Pianeta», ha spiegato Scotti. E a risentirne sono stati soprattutto i ghiacciai.
«Dalla fine della Piccola Età glaciale del 1850 i ghiacciai lombardi hanno perso il 54% della superficie originaria, una variazione in media con i ghiacciai di altri territori alpini», ha continuato il glaciologo.
Ad esempio, la lingua glaciale del Fellaria, dal giugno 2019 all’ottobre 2021, ha perso 18 metri. «Quanto l’altezza di Palazzo Madama» ha concluso il geologo.
L’allarme, ovviamente, riguarda tutti i ghiacciai del Nord. «Ogni anno perdiamo una superficie di ghiacciai pari al centro della città di Aosta» ha spiegato Jean Pierre Fosson segretario generale della Fondazione Montagna sicura, in audizione alla commissione del Senato.
In Valle d’Aosta «il 3,5 % del territorio è ricoperto da ghiacciai, ma venti anni fa avremmo detto il 5%», continua Fosson. Infatti nel 1999 i ghiacciai erano 216 e coprivano una superficie di 154 km quadrati. Dopo venti anni, nel 2019 sono 175 per una superficie di 120 km quadrati.
A livello nazionale «nel 1956 sulle Alpi italiane c’erano 1397 ghiacciai che ricoprivano 608 km2. Di questi 531 erano in Valle d’Aosta, 305 in Lombardia e 560 nel Triveneto. Nel 2015 erano 903 ghiacciai per un’estensione di 369 km quadrati. Una riduzione del 40% in 50 anni», ha concluso il segretario generale della Fondazione Montagna sicura.
Il problema è stato più volte esaminato anche a livello mondiale.
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