PREVENZIONE
Lombardia, influenza: vaccinazioni per gli over 65
Gli esperti suggeriscono un dosaggio maggiore per la popolazione a rischio

Ha preso il via ieri, mercoledì 5 ottobre, la campagna antinfluenzale in Lombardia, secondo una programmazione che dà priorità ai gruppi maggiormente a rischio, tra cui le persone dai 65 anni di età.
L’allentamento delle misure emergenziali, infatti, porterà a una maggiore circolazione dell’influenza che rischia do trovare impreparati, con un’insufficiente memoria immunitaria nei confronti dei virus influenzali.
In questo contesto l’influenza può tornare a causare i numerosi ricoveri ospedalieri e decessi che causava prima della pandemia.
E sono gli anziani che, con maggior probabilità, rischiano di subire il più alto impatto clinico della malattia, ad esempio polmoniti, un aggravamento di eventuali patologie croniche preesistenti e a possibili esiti fatali.
PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE
Prevenire la malattia per gli anziani è quindi fondamentale, ma andrebbe fatto nel modo più appropriato.
È infatti ampiamente dimostrato che, con l’aumentare dell’età, la risposta immunitaria è più debole allo stimolo vaccinale e quindi un vaccino antinfluenzale “classico” potrebbe non offrire una protezione adeguata.
UN VACCINO PIÙ POTENTE
Esistono però soluzioni vaccinali specificatamente indicate per questa popolazione, come il vaccino contenente un maggiore dosaggio di antigene.
Questo vaccino è stato appositamente studiato per garantire una protezione superiore rispetto al vaccino a dosaggio tradizionale, nel rispetto dei medesimi standard di sicurezza e tollerabilità.
È un vaccino in commercio da più di dieci anni, che ha dimostrato ampiamente la sua efficacia nel prevenire l’influenza e le sue complicanze, riducendo i ricoveri per polmoniti del 27% in più di quanto riesca a fare il vaccino standard e i ricoveri per cause cardio-respiratorie del 18% in più. E lo scorso anno si rilevò che può ridurre pure il rischio Covid.
La vaccinazione antinfluenzale può anche essere programmata nella stessa seduta della dose booster Covid o di altre vaccinazioni raccomandate e offerte gratuitamente agli ultrasessantacinquenni, come quella contro l’herpes zoster o lo pneumococco.
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