LOMBARDIA
Regione, la nuova giunta nasce a Roma
Stasera nella Capitale vertice a oltranza del governatore Fontana con i coordinatori dei partiti di centrodestra. Quote rosa? Ecco i nomi

La “partita” si gioca stasera, mercoledì 8 marzo, come i turni infrasettimanali di coppe. Ma non è escluso, anzi è molto probabile, che serviranno, domani, giovedì 9 marzo, i supplementari per arrivare al risultato finale. La nuova giunta regionale della Lombardia è in fase di composizione.
L’INCONTRO A ROMA
Il terzo vertice tra il governatore Attilio Fontana e i coordinatori dei partiti di centrodestra è a Roma, dove già si era tenuto il secondo, giovedì scorso, 2 marzo. La convocazione ancora in trasferta - nell’ufficio di rappresentanza della Lombardia, in piazza del Gesù - è dettata dal fatto che alcuni coordinatori regionali (in primis la ministra Daniela Santanché, referente lombardo di Fratelli d’Italia) hanno impegni istituzionali a Roma. La riunione, prevista per le ore 19, sarà ad oltranza: si protrarrà dunque fino a tarda serata. E già viene messo in conto di proseguire domani, qualora restino questioni in sospeso, non definite. L’obiettivo è di dare, entro la giornata di domani, la comunicazione ufficiale dei componenti del nuovo Esecutivo (16 assessori, di cui uno anche vicepresidente, e 4 sottosegretari). Al tavolo della trattativa siedono, oltre a Fontana, Fabrizio Cecchetti della Lega, Santanché per FdI, Licia Ronzulli di Forza Italia, il varesino Giacomo Cosentino di Lombardia Ideale e Alessandro Colucci di Noi Moderati.
PARTITI E POSTI
La ripartizione degli assessorati tra le cinque componenti che formano il centrodestra lombardo è la seguente, come ipotesi di partenza per la discussione: 7 a Fratelli d’Italia, cinque alla Lega, 2 a Forza Italia e per i restanti uno già assegnato a Guido Bertolaso, delega alla Sanità, come indipendente scelto da Fontana, e l’altro in bilico tra Noi Moderati, che puntano a riconfermare il varesino Raffaele Cattaneo, e un altro indipendente sempre di nomina di Fontana.
LA GEOGRAFIA DELLE DELEGHE
La vicepresidenza andrà a Fratelli d’Italia, il partito che ha preso di più alle urne. Tra gli assessorati a cui punta FdI (che ha rinunciato alla Sanità dando il via libera alla riconferma di Bertolaso) figurano Sicurezza, Welfare (nella versione scissa dalla Sanità, quindi il Sociale), Turismo e Bilancio. In pole per entrare in Giunta, l’ex sottosegretario Marco Alparone, Barbara Mazzali, Lara Magoni, Franco Lucente e Romano La Russa, fratello di Ignazio. Nella Lega, la parola d’ordine sembra essere quella delle riconferme: Claudia Terzi a Infrastrutture e Trasporti, Elena Lucchini a Disabilità, Massimo Sertori per la Montagna e Guido Guidesi allo Sviluppo economico. In attesa anche l’uscente Davide Caparini (ma la delega al Bilancio è appannaggio di FdI), mentre pare probabile il debutto nell’Esecutivo del comasco Alessandro Fermi, già presidente del Consiglio regionale, in odore di delega allo Sport. Forza Italia ha due “candidati” ben accreditati: Simona Tironi e Gianluca Comazzi, con possibili destinazioni alla Formazione e alla Ricerca. Uno degli assessorati più appetiti è l’Ambiente, per via anche dei fondi che arriveranno dal Pnrr da investire sulla transizione ecologica. È un nodo: a chi verrà attribuito? L’uscente Cattaneo preme per far parte anche della prossima giunta. Ma il posto non è sicuro, al contrario molto arduo. L’assessorato che balla (fermo restando che Bertolaso è al momento l’unico certo, con delega alla Sanità) è l’incognita di questo terzo round di coalizione.
QUOTE ROSA? NO PROBLEM
La precedente giunta, all’atto d’insediamento, aveva cinque donne su 16 assessori. Poche per il rispetto della norma sulle quote rosa? Il caso era stato sollevato, con ricorso al Tar. Ma alla fine è stato stabilito che questa rappresentanza assicurava il minimo di componente femminile. Dunque, con 5 donne verrebbe anche stavolta rispettata la quota. E i nomi potrebbero essere quelli citati in precedenza. Ma potrebbero anche essere sei, con una terza donna nominata da Fratelli d’Italia. Il varesino Giacomo Cosentino dovrebbe, salvo colpi di scena, essere nominato tra i 4 sottosegretari.
IL PRIMO CONSIGLIO REGIONALE
Il primo Consiglio regionale sarà prossima settimana. Le norme prevedono infatti che venga convocato non prima di 10 giorni e non oltre 15 giorni dall’atto di proclamazione degli eletti, avvenuto mercoledì 1 marzo. L’assemblea del debutto sarà presieduta da Vittorio Feltri (il consigliere più anziano); saranno quindi eletti il presidente del Consiglio regionale e i componenti dell’Ufficio di presidenza (due vicepresidenti, uno di maggioranza e uno di minoranza, e due Consiglieri segretari, espressione anch’essi della maggioranza e della minoranza).
SETTE DA VARESE, FORSE OTTO
I consiglieri regionali eletti nella provincia di Varese sono Emanuele Monti (Lega), Samuele Astuti (Pd), Francesca Caruso e Giuseppe De Bernardi Martignoni (Fratelli d’Italia), Giacomo Cosentino (Lombardia Ideale), Luca Ferrazzi (lista Moratti) e Giuseppe Licata (Azione-Terzo Polo). Potrebbe aggiungersi, non da eletto in provincia di Varese, ma del territorio, Luca Marrelli, residente a Venegono Superiore, che entrerebbe al posto di Carmelo Ferraro, primo in provincia di Milano nella lista Lombardia Ideale, a rischio per una causa di ineleggibilità legata a dimissioni tardive dal Cda di una fondazione milanese.
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