BUSTE PAGA E CAROVITA
Salari da 1.000 euro in Lombardia
Sono 1.780.107 i lavoratori con questa retribuzione netta. E l’affitto medio è di 700 euro al mese

È possibile avere un contratto di assunzione regolare, con busta paga a fine mese e vivere in una condizione molto vicina alla povertà? Sì se la paga mensile sfiora appena i mille euro. Accade in Lombardia, nella regione da sempre locomotiva d’Italia. A confermarlo sono i dati elaborati da Uil Milano e Lombardia basata sui dati dell’Osservatorio sui lavoratori dipendenti del settore privato dell’Inps per l’anno 2021.
Le retribuzioni risultano assolutamente insufficienti rispetto a un costo della vita che continua a salire. Basti pensare che l’affitto mensile di un appartamento di centro metri quadrati in Lombardia supera i 700 euro.
Uil Milano e Lombardia sottolinea che la precarietà dei rapporti di lavoro e il lavoro part-time sono i principali fattori che contribuiscono a questa situazione di insofferenza reddituale.
UN LAVORATORE SU DUE
Nel 2021, 1.780.107 lavoratori in Lombardia hanno percepito una retribuzione annua lorda inferiore a 18.500 euro, pari a meno di 1.095 euro netti al mese per tredici mensilità. Questo rappresenta il 51,0% dei lavoratori totali del settore privato. Ancora più preoccupante è la situazione dei lavoratori part-time, con 912.247 individui che hanno guadagnato meno di 15.800 euro l’anno, ovvero meno di 940 euro netti al mese. Questo rappresenta il 99,0% dei lavoratori part-time totali del settore privato.
«La situazione che viviamo – incalza il segretario generale Uil Lombardia Enrico Vizza – è insostenibile e va cambiata. Milano e la Lombardia sono territori, che hanno sempre ospitato e hanno dato delle grandi opportunità a tantissimi. Noi dobbiamo tornare a guardare a questa visione e a puntare su un lavoro dignitoso combattendo i falsi stage che ammazzano i ragazzi giovani dando delle risposte vere per combattere la speculazione che c'è sugli immobili. Dobbiamo puntare a eliminare la parola precariato. E questo significa introdurre dei provvedimenti che non si chiamano vaucher o bonus, ma significa stabilizzare i lavoratori».
GENERAZIONE 1.000 EURO
I giovani sono inevitabilmente l’anello debole della catena. Secondo il report Uil, sono 624.543 i giovani che hanno avuto una retribuzione annua lorda inferiore a 15.900 euro, pari a meno di 950 euro netti al mese: rappresentando il 56,7% dei giovani lavoratori totali. IL che significa che oltre la metà degli under 34 guadagna meno di mille ero netti al mese.
© Riproduzione Riservata