L’INCHIESTA
Varese, affitti sempre più alti
In un anno +4,85%. Case popolari, situazione difficile

Abitare a Milano in affitto – secondo il portale immobiliare.it - costa mensilmente 21,63 euro al metro quadrato, più del doppio rispetto a Varese, dove si spendono mediamente 9,73 euro. Ma i prezzi sono in crescita anche da noi, tanto che nello scorso mese di marzo gli immobili residenziali in affitto hanno registrato il picco, con un aumento del 4,85% rispetto a al marzo 2022 (quando si spendevano 9,28 euro mensili al metro quadrato). Il mese in cui è stato richiesto il prezzo più basso è stato maggio 2021: 8,90 al mese per metro quadrato.
I QUARTIERI
I quartieri di Belforte e Valle Olona sono quelli dove gli affitti costano meno: 8,40 euro al metro quadrato al mese. Mentre i quartieri vicino al lago di Varese - Bobbiate, Schiranna, Capolago, Lissago, Calcinate, Cartabbia – sono quelli dove gli affitti sono più alti: 9,89 euro al metro quadro.
È un aumento legato all’andamento generale del valore degli immobili che in tempo di crisi rappresentano un bene rifugio, o alla maggiore attrattività della città di Varese come luogo di residenza anche per chi magari deve recarsi a Milano per ragioni di lavoro?
«Entrambe le cose - risponde Flavio Azzena, segretario di Sunia, il Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari-. Dal nostro osservatorio notiamo che c’è un più alto aumento del canone di Saronno rispetto a Varese: con lo smart working, molte famiglie si sono spostate a Saronno, che dista 20 minuti da Milano, trovando più vantaggi anche per la qualità dell’ambiente, cosa che ha fatto lievitare gli affitti. In parte sta avvenendo la stessa cosa anche nel comune di Varese con la Svizzera».
CASE POPOLARI
Gli aumenti interessano anche le case popolari, dove è stato registrato un aumento dell’8,83 per cento sul canone annuo. «L’aumento della pensione non è stato superiore al 7 per cento, cosa che significa che l’adeguamento Istat viene assorbito completamente dalla casa, cosa che mette ancora al centro il disagio sociale della mancanza di alloggi e politiche abitative serie e pubbliche . Anche a Varese e in provincia abbiamo troppi alloggi pubblici sfitti. Al di là dell’ottimo lavoro a Sangallo e al Montello, non vedo interventi qualificati».
«In questo momento di gravi difficoltà economiche, di crisi energetica, di difficoltà per le famiglie a sopportare l’aumento del costo della vita , occorre pensare ad un serio programma di edilizia popolare – è il commento di Orlando Rinaldi, segretario provinciale del Partito Socialista Italiano - Paradossalmente, nella nostra città, l’istituto di edilizia popolare Aler possiede un considerevole numero di appartamenti vuoti e sfitti, da ammodernare, sistemare e rendere a norma per essere consegnati a chi ne ha bisogno e si trova in lista d’attesa. Invitiamo l’ente a sviluppare un serio programma di investimenti ed interventi, piuttosto che lasciare un patrimonio immobiliare importante sia dal punto di vista economico che sociale, in stato di inattività. Ciò determina ulteriore perdita di valore e non garantisce neppure una piccola rendita d’affitto, pur con tariffe calmierate. In molti quartieri dove esistono le case popolari, San Fermo e Sangallo, ad esempio, molti appartamenti sono chiusi e addirittura murati per impedire che esterni possano occuparli. I socialisti invitano a fare i necessari investimenti per il recupero e adeguamento delle unità immobiliari e la giusta assegnazione ai cittadini in lista di attesa».
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