IL VERDETTO
Lonate Pozzolo, multe illegittime
Il giudice di pace dà ragione alla municipalizzata Sap, sanzionata coi suoi mezzi dalla polizia locale

Il giudice di pace di Busto Arsizio ha annullato in via definitiva tutti i verbali elevati l’8 e il 9 settembre 2021 dalla Polizia Locale dell’Unione dei Comuni nei confronti di Sap, la municipalizzata della raccolta rifiuti. «Ritenendo illegittimo - ha scritto in una nota l’amministratore delegato della municipalizzata dei due Comuni, Modesto Verderio - l’operato degli agenti accertatori» e ponendo forse la parola fine ad una vicenda che ha fatto parlare tanto, forse troppo, in paese tra Social, assemblee e Consigli comunali.
C’è da dire che la nota è stata diffusa solo da Verderio e non dal presidente Marco Pariani con cui, a quanto pare, c’è stato uno screzio sulla stesura del comunicato iniziale, predisposto dal presidente in quota Ferno della municipalizzata, giudicato troppo soft nei confronti della vigilanza. Scrive Verderio: «Il mezzo utilizzato per la raccolta dei rifiuti in data 8 settembre era stato sottoposto dalla polizia locale a fermo amministrativo per una inesistente violazione al codice della strada con gli agenti che, erroneamente, avevano ritenuto che il mezzo non potesse circolare in assenza di una carta di riqualificazione del conducente senza considerare che Sap stava svolgendo un servizio pubblico essenziale per il quale non era quindi necessaria la predetta carta».
Sono stati annullati quindi due verbali da circa 400 euro ciascuno a carico di un operatore e di Sap. Già il 7 ottobre il giudice aveva sospeso in via cautelare i verbali impugnati ed aveva ordinato alla polizia locale dell’Unione dei Comuni l’immediata cessazione del fermo amministrativo sul mezzo.
Conclude l’amministratore delegato, Verderio: «La Sap quindi non ha mai commesso nessuna violazione mentre la polizia locale ha impedito l’utilizzo del mezzo costringendo la municipalizzata ad utilizzare altri mezzi per garantire alla cittadinanza il regolare servizio di raccolta dei rifiuti».
Ora Sap attende le motivazioni della sentenza e non esclude un’azione di responsabilità per danni.
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