SANT’ANTONINO
Una frazione dimenticata
Degrado e abbandono documentati dal centrodestra: «Vera e propria discarica a cielo aperto di rifiuti vari»
Degrado e abbandono nel cuore della frazione di Sant’Antonino. Immagini eloquenti scattate di recente dall’opposizione Centrodestra per Lonate Pozzolo con tanto di interrogazione firmata dai consiglieri di minoranza Ausilia Angelino, Mauro Andreoli, Claudia Fraccaro e Davide Regalia all’amministrazione comunale di Nadia Rosa e in discussione giovedì 25 luglio al monastero San Michele nell’ultimo consiglio comunale prima delle vacanze.
Insomma, sporcizia permanente in alcuni punti strategici della frazione che non possono passare inosservati e che hanno creato un certo disagio tra gli stessi residenti.
Degrado concentrato in due aree strategiche quale il piano terra dell’immobile situato in via Giassi, di fronte alla vecchia chiesa parrocchiale, che – scrive il centrodestra – «risulta completamente aperto ed è diventato una vera e propria discarica a cielo aperto di rifiuti vari».
Oltre «agli escrementi di piccioni che imbrattano la piazza principale della frazione», dedicata all’indimenticato parroco don Mario Manfrin e inaugurata dall’allora sindaco Danilo Rivolta, presenti in modo particolare «nella zona adiacente il campanile della vecchia chiesa parrocchiale».
Una situazione che, con il passare del tempo, rischia di farsi sempre più preoccupante. Basta scorrere le foto, che spesso dicono più di molte parole, per vedere che nell’immobile di via Giassi si intravedono letti, lavatrici aperte, bottiglie e cartacce, rifiuti di ogni genere, segno di gente che va e gente che viene che accresce inevitabilmente la percezione e il senso di insicurezza.
Fermo restando che, dice l’opposizione, «l’immobile sito in via Giassi risulta essere proprietà privata ma sottoposto a fallimento» e che «già in diverse occasioni si sono segnalate criticità sulla pulizia di piazza don Mario Manfrin», oggi triste ricettacolo di escrementi e deiezioni dei piccioni. Che fanno una cattiva pubblicità e danno una cattiva immagine al rinnovato centro della frazione.
Anticipa in una nota la capogruppo Ausilia Angelino: «Una situazione di disordine e senza incentivazione per il decoro urbano può generare una comunità insicura e impaurita che diventa sempre meno coesa e poco radicata determinando un peggioramento della qualità della vita ma soprattutto desolazione, mancanza di attenzione e inevitabilmente un senso di abbandono». Spiega l’esponente di FI: «Non vogliamo una spirale verso il basso nel rispetto di tutti i concittadini che vi abitano e invitiamo l’amministrazione a provvedere al decoro urbano di Sant’Antonino».
Pertanto i quattro consiglieri di opposizione azzurri vogliono conoscere «se l’amministrazione comunale abbia contattato il curatore fallimentare per chiedere la pulizia dell’immobile e il ripristino delle normali condizioni di igiene e decoro e se è stata valutata anche la possibilità di richiedere la chiusura dei locali fronte strada così da impedirne definitivamente l’accesso». C’è poi la necessità di prevedere programmi di pulizia straordinaria in piazza Manfrin. Segno evidente che la frazione e i suoi abitanti sono stanchi del degrado, non possono più aspettare.
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