BANDO VINTO
L’ospedale di Cittiglio si trasforma
In arrivo tre milioni di euro dalla Regione per il controllo e la cura delle malattie croniche associate all’ambiente

Perché in una determinata zona si sviluppa di più una malattia piuttosto che un’altra? Come è possibile arginare la diffusione di alcune patologie in base al lavoro che si svolge in un luogo?
Il controllo e la cura delle malattie croniche associate all’ambiente. La fotografia epidemiologica, i collegamenti con l’inquinamento, quindi con la salubrità di acqua e aria. Le possibilità di intervento per preservare la salute della popolazione ma anche degli animali. Una visione avveniristica di intendere le strutture preposte alla salute, un po’ americana. Fare nascere un centro di ricerca finalizzato alla prevenzione in un ospedale o meglio, in una parte, di un ospedale. Quello di Cittiglio.
L’INVESTIMENTO
Qui saranno investiti circa 3 milioni di euro, tramite un bando della Regione Lombardia sulla base di fondi ministeriali, 50 milioni di euro (progetto che nasce dal Sistema nazionale Prevenzione Salute varato dall’allora ministro Speranza). Una quota arriverà appunto all’Ats Insubria, “titolare” del progetto che con Asst creerà in una parte dell’ospedale di Cittiglio un luogo dove integrare diverse discipline e dunque diversi specialisti, medici, veterinari dell’Ats, ambientalisti, economisti.
SANITÀ DI LAGO
«Nasce la nuova sanità di lago che coinvolgerà Cittiglio come sede principale, ma abbiamo progetti per lavorare su vari comuni. A Laveno per esempio - spiega Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità della Regione Lombardia - per offrire una sanità, nel senso più ampio del termine, sempre più integrata con il territorio e con le esigenze di quest’ultimo».
A Cittiglio opereranno nella nuova sede dai biologi agli epidemiologi ai veterinari dell’Ats, ma anche i medici del lavoro dell’Asst e altri esperti che avranno il compito di georeferenziare, cioè di monitorare e classificare in base al luogo, lo stato di salute del territorio e della popolazione che lo abita, per disegnare percorsi di osservazione epidemiologica e arginare dunque i rischi associati alla salute, all’ambiente, al clima e agli animali. Un modo muovo di intendere la prevenzione, un centro della salute dove ricerca e raccolta dati si integrano con l’attività clinica.
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