IL DIBATTITO
Chiesta chiarezza su Alptransit
I comitati del Verbano vogliono vederci chiaro: la Confederazione festeggerà il 4 settembre la conclusione dell’intervento

Il 4 settembre del 2020: è questa la data nella quale la Confederazione aprirà ufficialmente la galleria di base del Ceneri con una cerimonia al portale nord a Camorino (Bellinzona) e alla stazione di Lugano, festeggiando contemporaneamente il completamento di Alptransit.
Il grande progetto si conclude a 28 anni dalla votazione su questa imponente opera.
Il giorno prima, tutti i ministri dei trasporti europei si incontreranno a Locarno insieme ai capi delle ferrovie europee. Il corridoio continentale Genova-Rotterdam sarà così operativo.
Eventi, questi, che si svolgeranno a 40 chilometri dalla linea Luino-Sesto Calende ma che da questa parte del confine non suscitano lo stesso entusiasmo, o non a tutti almeno e non certo per rivendicazioni da no tav valsusini, ma più semplicemente perché ritengono che il territorio attraversato dall’aumentato traffico merci che da Luino, via Laveno, Ispra e Sesto Calende porta a Gallarate, non sia preparato.
Non è un caso se ad ottobre 2019 ha preso vita un comitato dal nome simbolico “Bocciamo Alptransit”, che riunisce componenti di Luino, Germignaga, Maccagno, Ispra, Sesto Calende, che chiede garanzie precise sulla sicurezza del materiale rotabile, più informazione sulle merci trasportate, provvedimenti per un minore impatto acustico e, non per ultimo, compensazioni al territorio in fatto di opere pubbliche per migliorare la vita di pedoni, turisti ed automobilisti, sulla scorta di quanto avvenuto in Svizzera.
I treni merci che transiteranno saranno lunghi fino a 750 metri e trasporteranno lungo l’asse del San Gottardo carichi fino a 2100 tonnellate da nord a sud e fino a 2000 tonnellate da sud a nord.
Il corridoio di 4 metri - anche la linea Luino-Laveno ha adeguato questo standard per le gallerie - e l’ampliamento graduale delle capacità nel traffico merci contribuiranno per la Svizzera in modo determinante al trasferimento dalla strada alla ferrovia.
Il comitato nato a Luino, che ricomprende tutto il territorio attraversato dalla linea, ha fatto sapere che proprio a metà settimana incontrerà alcuni sindaci per esprimere i timori, per chiedere loro di essere latori di richieste di maggiore informazione e trasparenza sulle sostanze trasportate da parte delle società di cargo, per avviare tavoli tecnici fruttuosi.
Il 13 dicembre 2020 il nuovo tunnel di base del Monte Ceneri, lungo 15,4 chilometri, sarà messo in esercizio, con il primo treno in direzione nord che vi transiterà alle 06.03.
Una precisione tutta elvetica che il comitato sorto sul Lago Maggiore vorrebbe vedere anche da questa parte del confine.
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