IL RAGGIRO
Truffato con le figurine
Acquista online la costosissima edizione Panini di Mexico 70 che non gli arriva

Le figurine dei calciatori Panini sono una passione intergenerazionale che, ancora oggi, non conosce battute d’arresto.
Questa passione accomuna collezionisti di tutto il mondo che, grazie alla Rete, per accaparrarsi i pezzi più pregiati sborsano cifre da capogiro.
Più si va in là nel tempo e più gli album da collezione diventano costosi. Molto costosi.
Prendete l’album Panini, uscito in concomitanza dei Mondiali in Messico del 1970, quelli per intenderci della leggendaria semifinale Italia-Germania 4-3 (e della sconfitta degli azzurri in finale per 4-1 al cospetto del Brasile di Pelè): l’album completo è stato venduto qualche anno fa su “Ebay” a più di 1600 euro. E ora ne circola un’edizione ultra-rara e incellofanata a quasi 6 mila euro. Prezzi da sballo, insomma. Che devono aver ingolosito un pluripregiudicato luinese, 50 anni ad ottobre, attualmente in carcere per altra causa.
Che cosa ha fatto? Ha messo in vendita su “Ebay”, oltre a un paio di telefonini di marca, proprio l’album Panini “Mexico 70” a 300 euro. Un articolo vecchio quasi mezzo secolo al prezzo di saldo, se solo si pensa che ancora oggi l’album vuoto si paga quasi 60 euro.
Il cliente non ha tardato a materializzarsi e a sborsare la cifra richiesta. Quando si è presentato a casa del luinese per il ritiro, ha scoperto che l’indirizzo era sbagliato e del venditore non c’era traccia. In altre parole, la truffa (dell’album dei calciatori così come dei telefonini) era servita.
Ieri, la condanna in appello a 8 mesi di reclusione e 120 euro di multa. La linea difensiva dell’imputato? Non aver messo in atto nessun artificio o raggiro ai danni delle parti offese, uno degli elementi costitutivi del reato di truffa. In fondo, nel pubblicare gli annunci forniva generalità e contatti telefonici corretti. Lo stesso dicasi per le carte ricaricabili, a lui intestate, sulle quali confluivano i pagamenti effettuati dagli acquirenti. La linea difensiva, però, è stata respinta dai giudici.
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