L’INSOLITA GARA
Luino, il padel batte il minigolf
La scelta dell’impianto da realizzare al parco Margorabbia divide Comune e cittadini

Padel o minigolf? Il dibattito partito un po’ in sordina in Consiglio comunale a Luino ha trovato terreno fertile in città attraverso i Social, tanto da diventare una sorta di tormentone. Per capire cosa è accaduto bisogna fare un passo a luglio 2022, quando la minoranza di Azione Civica per Luino e Frazioni presenta in Consiglio una mozione, discussa prima in commissione bilancio, volta alla realizzazione di un campo da minigolf, una parete di arrampicata e di attrezzature per attività calisteniche al parco Margorabbia. Per l’occasione si sono mossi anche responsabili del minigolf a livello nazionale, i quali hanno pure partecipato alla commissione ed al Consiglio comunale dove la mozione è stata poi bocciata con grande stupore degli stessi.
Di seguito i motivi espressi dalla maggioranza: mozione troppo vincolante, esistono già impianti del genere sul territorio, ci vuole una manifestazione di interesse per capire se c’è chi gestirà la struttura. La seduta si è accesa, ha avuto una sua importante eco anche sui social per poi decantare lentamente fino a giovedì scorso, quando è arrivato l’annuncio della costruzione di due campi da padel scoperti sempre al parco Margorabbia - grazie ad un avanzo di 264mila euro - nell’area dove la minoranza voleva installare minigolf. Dalla maggioranza hanno spiegato che non hanno nulla contro il minigolf ma i costi erano maggiori per questo tipo di installazione ed inoltre come sport il padel ha più potere attrattivo in questo momento.
Finita qui? No, perché poi sui social si sono scatenati i commenti alla decisione della maggioranza che governa la città, con riflessioni strutturate ed importanti anche da parte di chi oggi gestisce o pratica attività in associazioni sportive. Ci sono coloro che fanno notare che alcune associazioni non hanno spazi adeguati e devono andare con i loro associati in strutture di alti Comuni per fare allenamenti. Altri chiedono se non sia più utile rinnovare le strutture pubbliche esistenti, alcune delle quali hanno infiltrazioni di acqua ed altri problemi strutturali, ritenendo quindi questo investimento discutibile. Vi è poi l’invito a valutare se sia una moda duratura o solo passeggera, quella del padel, prima di creare strutture e investire in maniera definitiva. Per dirla alla Gaber, il padel è di sinistra ed il minigolf di destra? Chiaramente è una provocazione, ma pochi temi come quello delle strutture sportive da anni infiamma il dibattito pubblico.
La scorsa amministrazione guidata da Andrea Pellicini aveva programmato un palazzetto dello sport anche su impulso di diverse società sportive. Una scelta non portata avanti dall’attuale giunta, o non in questa fase storica. Un tema serio, questo, che non terminerà con i tormentoni da social.
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