LA POLEMICA
Scintille tra presidente Anpi e studente a Luino
Il ragazzo: «Avrebbe voluto prendermi a sberle». De Tomasi: «Un provocatore, vuole fare la vittima». Dure reazioni di Caruso e Pellicini

«La presidente dell’Anpi provinciale ha detto che avrebbe voluto prendermi a sberle». A parlare è Samuel Balatri, studente dell’ultimo anno dell’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing dell’istituto “Carlo Volontè” di Luino, vice presidente provinciale di Gioventù Nazionale e consigliere comunale a Rancio Valcuvia. Nella mattinata di oggi, lunedì 7 aprile, Palazzo Verbania ha ospitato un incontro in occasione degli 80 anni della Liberazione.
LA VERSIONE DELLO STUDENTE
«Io mi sono limitato ad affermare - sostiene - che se essere antifascisti significa condannare gli orrori dei campi di concentramento lo sono anch’io. Se invece essere antifascisti vuol dire giustificare chi ha ucciso Sergio Ramelli o aggredito esponenti di “Azione Universitaria”, allora no, non lo sono. Ho poi aggiunto che ci sono stati partigiani che hanno combattuto per la libertà, e altri, di area comunista, che volevano sostituire una dittatura con un’altra. A quel punto la presidente ha detto che avrebbe voluto prendermi a sberle»
LA REPLICA DELLA PRESIDENTE ANPI
Replica la presidente dell’Anpi Ester De Tomasi: «Anche alcuni compagni di questo studente mi hanno detto che è un provocatore. Evidentemente adesso vuole fare la vittima. Tra l’altro non era previsto alcun dibattito, ma gli è stato concesso di esternare le sue idee. Voglio poi ricordare che mio padre è stato partigiano combattente, e da lui non ho mai sentito che qualcuno voleva instaurare una dittatura comunista. In ogni caso, sono passati 80 anni dalla Liberazione e penso che sia ora che chi ha perso se ne faccia una ragione».
CARUSO: «SCANDALOSO»
Sull’episodio è intervenuta anche Francesca Caruso, che oltre ad essere assessore regionale alla Cultura è anche vicepresidente provinciale di Fratelli d’Italia. Caruso, che su Instagram ha definito «scandaloso quello che è successo a Luino», parla di «linguaggio violento espresso da chi dovrebbe rappresentare i valori del dialogo democratico», etichetta come «inaccettabile» quanto accaduto. E aggiunge: «Da assessore e madre, provo sconcerto». Caruso si augiraa che «l'Anpi nazionale prenda le distanze in modo netto» e chieda «le dimissioni» della presidente provinciale dell’Anpi.
PELLICINI: «GRAVITA’ ASSOLUTA»
Così, invece, il deputato di Fratelli d’Italia, Andrea Pellicini: «Quanto accaduto oggi a Luino a Palazzo Verbania, allorquando, nel corso di un convegno sulla Resistenza, la presidente di Anpi Varese ha apostrofato un giovane studente di Gioventu’ Nazionale dicendogli “ ti prenderei a sberle”, non può che comportare una dura presa di posizione da parte di tutti coloro che si occupano, a tutti i livelli, dell’educazione dei nostri ragazzi. Il fatto è di gravità assoluta e mi auguro che la presidente di Anpi ne tragga le conclusioni, dimettendosi da un incarico che ha dimostrato di non essere in grado di condurre. Tra l’altro lo studente aveva avuto il solo ardire di affermare che vi sono state più resistenze, tra le quali quella comunista che mirava a sostituire una dittatura con un’altra dittatura. Presenterò domani stesso una interrogazione parlamentare al Ministro dell’istruzione su questo fatto increscioso. Quando da sindaco di Luino ho, con la mia giunta, curato la ristrutturazione di Palazzo Verbania, ho perseguito un progetto volto alla divulgazione della cultura in favore delle giovani generazioni, non certo per manifestazioni di rabbia e di odio come quelle messe in atto oggi».
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