IL DEGRADO
Lotta ai piccioni
In stazione e in comune si fa la guerra ai volatili che imbrattano monitor, obliteratrici e locali

Il problema dei piccioni all’interno della stazione ferroviaria internazionale di Luino trova spesso ospitalità nei post sui social delle pagine locali, spesso con toni umoristici.
Meno ilarità è stata usata ieri dal consigliere comunale di minoranza, Pietro Agostinelli, chiamato di persona a vedere cosa sta accadendo negli spazi pubblici dentro e fuori l’antico manufatto.
«La presenza di piccioni qui dentro non è tollerabile - dice Agostinelli anche a nome di altri consiglieri di minoranza -, so che sono stati predisposti alcuni interventi per non consentirne lo stazionamento ma basta guardare muri e pavimenti per capire che ci sono e defecano ovunque. Accanto alla biglietteria il monitor, i muri ed il pavimento sono pieni di escrementi.
Stesso discorso sulle macchinette obliteratrici, fra l’altro fuori uso. Chiedo a chi di dovere di intervenire perché questo è il posto di prima accoglienza dei turisti che raggiungono Luino, non un bel biglietto da visita».
In effetti alcuni locali di transito ed una sala d’aspetto presentano notevoli macchie di guano, questo nonostante le si pulisca quasi giornalmente perché gli animali entrano a cercare calore.
A questo va aggiunto che all’esterno della stazione ancora ieri erano presenti cumuli di spazzatura non ritirati, forse perché non opportunamente separati, con sacchi di plastica, cartongesso ed altri materiali edili in bella vista.
Dalla casa per i turisti, Agostinelli sposta l’attenzione alla casa dei luinesi, il Comune, Palazzo Serbelloni. Da qui non passano treni ma i piccioni pare vogliano lasciare il loro segno anche in alcuni punti di questo edificio. «Stando alle Linee Guida di ATS Insubria, questi piccioni sono portatori di un gran numero di malattie ed ospitano pericolosi ectoparassiti, alcuni patogeni anche per l’uomo. Io più volte ho segnalato il problema in questa area del Comune, che è poi visibile a tutti i dipendenti, so che è intervenuta la stessa ATS sollecitando il Comune a degli interventi, apprezzati ma che tuttavia sembrano non bastare».
La minoranza riconosce che il problema non è certo imputabile a chi governa la città, ma si aspettano interventi come quelli adottati sopra altri edifici pubblici, stazioni comprese.
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