IL CASO
Troppe dimissioni: «Isis a rischio»
Se ne va anche la preside: appello di 77 docenti

L’appello arriva da ben 77 docenti dell’Istituto statale di istruzione superiore-tecnico economico e turistico città di Luino Carlo Volontè (Isis): ed è rivolto agli enti provinciali e regionali sullo stato di salute della scuola. E scrivono alle istituzioni collegate ai corsi dell’Isis e ai sindacati. I professori, si legge, «manifestano preoccupazione per il continuo cambio del personale - tre dirigenti, dipendenti amministrativi, collaboratori - che si protrae da oltre cinque anni e per le improvvise e inattese dimissioni del dirigente Michela Delle Piane. La decisione, giunta dopo solo due mesi di attività, infatti, costituisce l’ultimo episodio di una serie che ha visto succedersi ben tre validi e competenti ds in aggiunta agli avvicendamenti continui del personale. Ormai da anni il nostro istituto opera sotto organico e questo non può che allarmarci in merito all’espletamento di tutti gli atti necessari nei tempi e previsti dalla normativa vigente, con gravi ricadute sia sulla nostra azione didattica quotidiana sia sull’organizzazione».
Il che significa progetti, visite d’istruzione, uscite didattiche, erogazione borse di studio da Univa, certificazione linguistica, progetti internazionali, Pon (programma operativo nazionale finanziato dall’Ue), piano acquisti anche per manutenzione e rinnovamento dei laboratori, dotazione infrastrutturale (fibra, allacciamento elettrico e collegamento ponte Wifi per utilizzo dei locali bar come aule didattiche in una situazione di emergenza). Nel recente Consiglio di istituto del 24 novembre sono state sollevate perplessità relative alla situazione amministrativa.
«Si riscontrano da tempo vari e molteplici problemi - continua la nota -: mancano pagamenti, ricostruzioni di carriera e di inquadramento economico, stipula di contratti per docenti che svolgono ore aggiuntive». E ci sono «ritardi nella registrazione dei contratti dei supplenti con conseguente dilazione dei pagamenti dello stipendio, o nella convocazione del personale più volte segnalati senza alcun riscontro. Si richiede, quindi, una verifica per chiarire le responsabilità oggettive».
L’istanza è presentata «tenuto conto anche della considerazione di cui questa scuola gode nelle realtà produttive del nostro territorio e nel tessuto socio-economico, e del prestigio che con tanta professionalità ogni singolo componente di questa comunità educante cerca di mantenere e valorizzare. Si richiede un intervento da parte delle istituzioni competenti al fine di evitare che la situazione, già compromessa, degeneri ulteriormente».
I professori confidano in un ascolto attento, cercano soluzioni per un istituto, dicono, fiore all’occhiello dell’intera provincia.
© Riproduzione Riservata