PREDA FACILE
Lupo sbrana puledro
L’attacco all’alpe Motta. Allevatori sempre più preoccupati

Prima capre e pecore, ora anche un puledro. Ancora un attacco del lupo nel Verbano Cusio Ossola. A farne le spese, in Valle Anzasca, è stato un giovane cavallo predato all’alpe Motta, sulle alture di Macugnaga. Gli allevatori sono sempre più preoccupati per le incursioni nei pascoli e sulle montagne della zona.
Emerge poi un altro problema, legato al numero effettivo dei lupi presenti nel Vco.
In base agli ultimi dati disponibili, gli esemplari censiti sul territorio provinciale erano cinque: poi, dopo la scomparsa di una femmina di circa sei mesi, trovata morta, uccisa da un colpo d’arma da fuoco, lo scorso 28 dicembre nei pressi della Capanna Legnano, sulle alture di Ornavasso, ora ne sono rimasti solo tre. Un lupo maschio era stato travolto da un treno, esattamente un anno fa, a maggio, sulla massicciata della linea ferroviaria Domodossola-Novara, a pochi chilometri dalla stazione del capoluogo ossolano.
Sono numeri che, tuttavia, non convincono gli allevatori, secondo cui i lupi in circolazione a queste latitudini sarebbero molti di più.
È intenzionato a fare chiarezza il presidente della provincia Arturo Lincio, che a tal proposito ha inviato una lettera al governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio, agli assessori regionali competenti e al prefetto di Verbania, Angelo Sidoti.
«Mi trovo spesso a confrontarmi sulla problematica con i sindaci, pressati dalle richieste, da parte di cittadini e turisti, riguardo questa specie di predatore selvatico. I primi cittadini - scrive Lincio - lamentano soprattutto la mancanza di disponibilità dei dati relativi alla presenza, alla consistenza numerica e alla distribuzione del lupo, la cui corretta divulgazione faciliterebbe invece ogni politica di gestione della specie».
Il timore è infatti che la situazione possa degenerare. «Con spirito di collaborazione - conclude il numero uno dell’ente - la Provincia offre la propria disponibilità di informare ogni sindaco, con comunicazione riservata, dei dati relativi ad ogni specifico Comune. Pertanto, così come attuato da altre Regioni, si chiede che con delibera regionale sia istituita l’obbligatorietà degli organi competenti di segnalazione alle province, secondo una opportuna tempistica, dei dati in questione».
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