LA BEFFA
Forcora tanta neve per nulla
Fiocchi da record ma impianto chiuso per decreto: «Speriamo in gennaio»
«Dopo il danno la beffa». Queste le lapidarie parole dell’ingegner Bruno Rossi, responsabile e gestore dell’impianto “Forcora Ski-Funivie del Lago Maggiore” in Veddasca, nel Comune di Maccagno, che ieri forse per la prima volta ha guardato con rammarico la neve abbondante.
Già, perché dopo il danno causato agli impianti dall’alluvione del 29 agosto scorso, la nevicata di venerdì con 60 centimetri è resa inutile dal decreto del Governo in materia di sci e sport invernali. «Davvero una situazione incredibile - spiega Rossi - ad ogni modo noi prepariamo la pista lo stesso per quello che sarà il dopo, augurandoci che per il 7 gennaio si possa ripartire».
Anche Ivan Vargiu, responsabile d’esercizio dell’impianto e “veterano” di questi luoghi in Veddasca scuote la testa. «Mi è capitato davvero poche volte - spiega - di vedere tanta neve prima delle feste dell’Immacolata e proprio ora dobbiamo chiudere per decreto. Non entro nel merito di questa decisione, mi limito a dire solo che il periodo delle feste natalizie è quello dove maggiormente c’è la possibilità di salvare un po’ una stagione che ora è in parte compromessa anche perché in famiglia ci sono genitori a casa dal lavoro e figli a casa da scuola. Non è l’afflusso del sabato e della domenica, per intenderci, ma è quello costante, il grosso dell’attività come si suol dire perché si lavora 20 giorni consecutivamente. Ad ogni modo batteremo subito questa neve per fare il fondo e sperare di prolungarla il più possibile».
Proprio Vargiu aveva ricordato lo scorso 18 ottobre il lavoro fatto non solo per mettere di nuovo in opera l’impianto dopo l’alluvione - con danni stimati per circa 125 mila euro cui ha messo mano il Comune dopo un appello a tutti gli enti -, ma anche quelli per favorire il distanziamento sociale e prevenire assembramenti. Un lavoro che qui sperano possa essere riconosciuto dopo il 7 gennaio.
La rabbia aumenta pensando che a soli 45 minuti dall’impianto della Forcora, in Ticino, invece si potrà sciare anche se, come chiarito venerdì dal ministro dell’Interno svizzero, Alain Berset, è stata data un’ulteriore e più rigida normativa per evitare assembramenti. Sono inoltre in corso trattative con i Paesi vicini ma la Confederazione “è uno Stato sovrano”.
Anche il sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca, Fabio Passera, la cui amministrazione si è spesa molto per questa struttura, ha ammesso che erano anni che non si verificava una nevicata così in prossimità del ponte dell’Immacolata. «Vediamo cosa accadrà dopo il 7 gennaio - dice - anche se è risaputo che non sarà la stessa cosa perché le vacanze natalizie sono il momento più importante. Se penso solo alla Forcora oggi il rammarico è forte, se alzo lo sguardo e comprendo quale dramma stiamo vivendo in tutto il mondo, capisco forse che mi sto riferendo ad uno degli ultimi problemi in assoluto. Pur capendo la voglia degli appassionati, ma questo è un anno da dimenticare».
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