LO SCANDALO
In manette il primario di Chirurgia
Avrebbe favorito una multinazionale nella fornitura di prodotti chirurgici in cambio dell’assunzione del figlio

Giuliano Sarro, primario di chirurgia all’ospedale di Magenta, che fa parte dell’Asst Ovest Milanese (Legnano), è stato arrestato oggi, venerdì 5 marzo, dalla Gdf per corruzione e turbativa d’asta e abuso d’ufficio.
Secondo l’accusa in cambio dell’assunzione, nel 2017, del figlio alla «Applied medical distribution» come territory manager associate, avrebbe assicurato un trattamento di favore alla multinazionale nella fornitura di ingenti quantitativi di prodotti chirurgici per il presidio del magentino in danno delle aziende concorrenti.
Oltre al primario, ora ai domiciliari, e al figlio, tra gli indagati c’è anche la «Applied». Sono in corso perquisizioni nelle province di Milano, Pavia e Treviso.
Sarro avrebbe mostrato «Lo sconfortante atteggiamento di chi utilizza, in qualsiasi modo possibile, la cosa pubblica come se fosse propria (...) intendendo, senza mezzi termini, «sistemare» i propri figli in tutti i modi che la sua funzione (...) gli consentiva».
Lo scrive il gip di Milano Livio Cristofano nell’ordinanza di misura cautelare.
Nella sua «frenetica attività a vantaggio delle proprie esigenze familiari», il primario, con un «Evidente (...) ossessivo (...) nepotismo», avrebbe promosso la carriera professionale del figlio anche con altri colleghi e «brigato» a favore della fidanzata del giovane, laureanda in Nutrizione, «procurandole l’opportunità - prosegue il giudice - di una borsa di studio nell’unità operativa di oncologia sempre del presidio ospedaliero magentino. E poi avrebbe consentito pure alla figlia Simonetta, di frequentare (...) la struttura pubblica da lui diretta, in particolare il reparto di chirurgia bariatrica, ove esiste un servizio di psicologia interna, accessibile per concorso» permettendo che il 29 ottobre 2019 effettuasse anche una visita privata a un paziente con un compenso pagato in contanti di 80 euro. Infine si sarebbe adoperato per trovare «una sistemazione lavorativa in ambito sanitario anche alla fidanzata dell’altro figlio (...) diplomata all’Istituto Turistico, senza che che avesse “una minima preparazione nel settore».
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