POLIZIA LOCALE
Festa di nozze abusiva al ristorante
Intervento e sigilli per cinque giorni alla struttura

Chiusura per eccesso di euforia. Si potrebbe intendere così il provvedimento rilasciato dagli agenti della polizia locale di Magnago, richiamati ai propri doveri dalle eco di una festa di matrimonio. Niente di meno si andava celebrando infatti, venerdì sera, in una villa, nota location in cui si tengono abitualmente banchetti. Abitualmente almeno finché è stata un’abitudine celebrare i matrimoni e festeggiarli con tutti gli sfarzi e i crismi che si convengono di fronte all’importanza del momento, ossia finché non è suonata l’emergenza virale e pandemica che ancora, va rammentato, non è rientrata, a dispetto dell’allentamento delle normative e delle proibizioni che hanno caratterizzato la Regione quando era considerata zona rossa o arancione. Al di là dell’orario del coprifuoco fissato per le 22 di ogni sera, tali ristrettezze permangono e non vanno prese sottogamba. Prova ne è quanto accaduto venerdì sera ai gestori della villa, che nel bel mezzo della festa, che resta proibita in zona gialla a differenza dei matrimoni, che possono essere celebrati tranquillamente, ma senza appunto le feste e i banchetti che generalmente ne fanno seguito, hanno ricevuto la visita degli agenti della polizia locale, avvisati dal vicinato di quanto stava accadendo nella villa. La quale, già in passato, pare si sia fatta notare negativamente per un abuso di fuochi d’artificio, puntualmente sanzionato.
Anche per l’ultima festa sono quindi scattate le sanzioni e i provvedimenti collaterali tra cui la chiusura per cinque giorni della stessa villa, sui cancelli della quale sono apparsi i sigilli e un cartello recante la norma violata all’interno del Dpcm del 2 marzo, che definiva le ristrettezze valide all’interno delle aree gialle. Bene i matrimoni, quindi, ma non le feste che ne seguono. Tanto meno quelle che finiscono per farsi notare. La cosa ha peraltro indispettito i gestori di altre location per matrimoni che parlano di concorrenza sleale: «Le feste, anche in casa, restano vietate» rimarca la titolare di una omologa attività sempre a Magnago: «Noi ci atteniamo al rispetto delle regole come dovrebbe essere, ed è giusto che ogni abuso sia punito». Ma l’incasso del banchetto di nozze vale cinque giorni di chiusura e la multa? «Evidentemente il conto è stato fatto».
© Riproduzione Riservata