CALCIO DILETTANTI - Il bomber dei lilla torna a casa: "penso al futuro"
Maiolo saluta il Legnano, l'attende l'Olimpia Ponte Tresa
Se n'era parlato a dicembre ed era partita una pioggia di smentite, ma stavolta è ufficiale. Vincenzo Maiolo (foto Archivio) ha lasciato il Legnano per passare alla squadra della sua città, l'Olimpia Ponte Tresa. È un ritorno per il bomber che nell'ultima stagione, con 30 gol, ha trascinato i "lilla" in Promozione: sulle rive del lago di Lugano, Maiolo ci abita e soprattutto ci aveva già giocato nella stagione 2008/09 (21 presenze, 19 gol) e poi, dopo una stagione alla Gallaratese, nel 2010/11 conducendo i suoi alla finale playoff poi persa contro il Mozzate. Alla fine di quella stagione il ripescaggio arrivò comunque, ma Maiolo decise di accettare la corte del risorto Legnano, dove aveva già giocato nella stagione 2005/06, divenendo all'istante l'idolo dei tifosi. Grazie alla sua personalità, ma anche e soprattutto a suon di gol, determinanti per la vittoria del campionato della squadra di Massimo Rovellini. Varesino, 34 anni a settembre, Maiolo è stato nel suo passato un'autentica promessa, tanto da esordire in serie A con il Milan di Fabio Capello: poi i tanti infortuni che ne hanno limitato il percorso non gli hanno impedito di costruirsi una carriera in serie C segnando la bellezza di 78 gol in 187 presenze nella Pro Sesto. Ora il ritorno all'Olimpia ed è lui stesso a spiegare i motivi della scelta che ha fatto storcere il naso a qualche tifoso: «Quella di lasciare Legnano è stata una decisione dolorosa ma basata su una vera e propria scelta di vita: comincio ad avere i miei anni sulle spalle e pure sulle ginocchia... ho una figlia e ho dovuto pensare anche al mio futuro».
Questione di soldi quindi? Nient'affatto: «Questione di lavoro - spiega -: rimanendo a Ponte Tresa dove vivo avrò un'occupazione che mi consentirà di guardare avanti senza preoccupazioni per quando lascerò il calcio: di questi tempi davvero non è poco». Ecco perché questo addio a Legnano non deve essere visto come un tradimento: «E perché mai? Io ho passato una stagione stupenda con addosso la maglia lilla, alla quale resterò legato per sempre e tutti sanno che le mie non sono parole di circostanza. Ringrazio in particolare la Curva Nord perché quei ragazzi prima ancora che tifosi per me sono degli amici, mi hanno sempre sostenuto e sanno quanto sono grato loro. È un grande dispiacere lasciarli, ma sono convinto che quando ci incontreremo in campionato ci abbracceremo come prima perché io resterò sempre legato a questi straordinari colori».
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