DECORO URBANO
Cani che sporcano, ecco le multe
Prime sette sanzioni grazie alla prova del Dna. In corso altri venti accertamenti

Arrivano le prime sette multe per i padroni dei cani colpevoli di aver lasciato in giro per la città le deiezioni del proprio animale.
Dopo i mesi iniziali dell’anno, nel corso dei quali è stato necessario completare la banca dati e perfezionare le procedure di campionamento affinché avessero la massima efficacia, il progetto promosso dall’Amministrazione comunale è entrato nel vivo, toccando il portafogli dei trasgressori. Sono infatti sette i proprietari di cane che, grazie al nuovo sistema, sono stati individuati quali responsabili appunto dell’abbandono di deiezioni su strade e marciapiedi comunali; riceveranno una sanzione da 75 euro.
I primi accertamenti delle guardie eco-zoofile sono iniziati nel mese di maggio quando, a seguito della raccolta e dell’incrocio dei dati, si sono potute comminare le prime multe.
Rispetto ai primi dodici campioni prelevati, per nove di essi è stato possibile risalire al profilo biologico (Dna) del “colpevole”: di questi, sette hanno dato riscontro positivo con la banca dati in possesso dell’Amministrazione comunale e creata nei mesi antecedenti, con una sorta di censimento genetico.
In questo modo il comando di polizia locale ha potuto procedere con la sanzione di sette di essi, mentre due risultano, invece, non registrati.
«Agli accertamenti già fatti - spiegano dal gruppo comunale del Dna canino - sono seguiti, di recente, ulteriori diciassette rilevazioni di Dna, che sono in attesa di riscontro da parte del laboratorio d’analisi incaricato».
Arriveranno altre multe nelle prossime settimane? Probabilmente sì.
Intanto si ricorda come funziona il sistema adottato dal Comune di Malnate per cercare di risolvere un problema sempre più frequente: i “ricordini” dei cani lasciati ovunque perché non raccolti dai padroni. Tutto parte dalle guardie eco-zoofile volontarie, che operano con un turno bisettimanale sul territorio, provvedendo, oltre alle azioni di sensibilizzazione e controllo, al campionamento delle deiezioni. Poi gli agenti di del nucleo di controllo del territorio del comando di Polizia locale notificano e inviano le eventuali sanzioni che vengono riscontrate a seguito delle analisi dei campioni, oltre a procedere, con l’ufficio Tutela ambientale, alle verifiche dell’avvenuta registrazione presso l’anagrafe canina.
Infine l’ufficio il cui delegato in giunta è l’assessore all’Ambiente, Giuseppe Riggi, procede alla verifica e all’aggiornamento delle banche dati, raccogliendo le segnalazioni dei cittadini e inoltrandole alle guardie e alla polizia locale, oltre a interfacciarsi in maniera costante con ambulatori veterinari e laboratorio di analisi.
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