«QUALCUNO LE HA PORTATE LI’»
Malnate, pecore morte nell’impianto idrico
Carcasse in una cameretta d’ispezione. La denuncia di Alfa

È impossibile che siano arrivate lì da sole e che poi siano morte. Parte da questo presupposto la denuncia presentata da Alfa ai carabinieri di Malnate, dopo il ritrovamento di tre pecore morte all’interno di una cameretta d’ispezione della rete idrica.
Come spiegano dalla società di gestione del servizio idrico integrato in provincia di Varese, la cameretta si trova lungo il collettore che convoglia i reflui di una parte di Malnate al depuratore di Gornate Olona.
«Il ritrovamento - spiegano - è avvenuto dopo che venerdì scorso 4 marzo il servizio di pronto Intervento della società era stato allertato per un consistente sversamento segnalato in una zona boschiva del Comune di Malnate alla quale si accede da via Settembrini».
Gli operatori hanno effettuato le consuete operazioni di spurgo che «solitamente si utilizzano per far fronte a occlusioni delle condotte fognarie e hanno anche provveduto a realizzare un by-pass per evitare che la fuoriuscita di liquami compromettesse le acque del torrente Quadronna».
Le operazioni dai tecnici di Alfa hanno permesso di risalire alla causa: in fondo alla cameretta d’ispezione, profonda oltre tre metri, si trovavano una capra, una pecora ed un agnello che ostruivano completamente la condotta.
Le carcasse sono state fatte rimuovere (e poi portate all’incenerimento) da una ditta specializzata, seguendo tutte le modalità previste dalle normative in materia.
«Non è assolutamente possibile - puntualizzano da Alfa - che gli animali siano potuti entrare autonomamente nel pozzetto, dato che questo era chiuso».
I tecnici di Alfa stanno lavorando da una settimana per ripristinare il normale funzionamento della condotta fognaria – come è già avvenuto – e ricostruire le pareti del chiusino che è stato necessario in parte rimuovere per estrarre i corpi degli animali.
Ieri inoltre la carcassa di un’altra pecora è stato trovata in uno dei chiusini a monte.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE
«Si tratta di un episodio inqualificabile – dice il presidente di Alfa Paolo Mazzucchelli - che dimostra come comportamenti individuali, in questo caso a dir poco scellerati, possano arrecare gravissimi danni all’ambiente. Alfa ha dovuto impiegare personale, mezzi e risorse finanziarie per porre rimedio ad una situazione che non aveva alcuna ragione di essere».
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