IN TRIBUNALE
Malnate, ruba dalla cassa in farmacia: arrestata
Smascherata dalle immagini delle telecamere. Il giudice ha convalidato il fermo della professionista esterna (era in un periodo di prova a Malnate) rimettendo la donna in libertà

Una farmacista di 50 anni è stata arrestata dai carabinieri per furto e resistenza a pubblico ufficiale. Avrebbe rubato dalla cassa della farmacia comunale di Malnate. La donna, residente a Milano, come specifica il consiglio di amministrazione di Aspem Farmacia Comunale di Malnate, non è una dipendente bensì «una farmacista professionista esterna contrattualizzata come partita Iva peraltro in un periodo di prova». E ancora: «L’attività della suddetta professionista è iniziata nella giornata di sabato 20 aprile 2024 e gli ammanchi sono stati riscontrati tempestivamente nella chiusura contabile della serata stessa; la reiterazione nelle giornate di lunedì e martedì mattina hanno permesso di cogliere la situazione in flagranza». Il consiglio di amministrazione rimarca «l’assoluta fiducia che questo Consiglio ripone nelle storiche dipendenti della Farmacia senza la cui fattiva collaborazione non si sarebbe potuto risolvere la situazione presentatasi in tempi così rapidi».
INCASTRATA DALLA VIDEOSORVEGLIANZA
La donna avrebbe prelevato dalla cassa negli ultimi giorni, in più occasioni, quasi 600 euro. I responsabili della farmacia si sono accorti degloi ammanchi, hanno visionato le immagini riprese dalla telecamera in funzione all’interno del negozio e hanno potuto vedere la dottoressa che prendeva il denaro.
A quel punto è stata presentata una denuncia e la sera stessa i carabinieri hanno bloccato la donna al termine del suo turno di lavoro. È stato verificato un ultimo e ulteriore ammanco di 212 euro in monete da 2 euro, e la dottoressa è stata arrestata. Sottoposta a perquisizione si è ribellata ai militari e da qui l’accusa di resistenza.
IL GIUDICE HA CONVALIDATO IL FERMO
Questa mattina, mercoledì 24 aprile, il giudice ha convalidato il fermo e rimesso la donna in libertà senza alcuna misura (il pubblico ministero Marco Brunoldi aveva chiesto l’obbligo di firma), dato che si tratta di un’incensurata che ha solo un decreto penale di condanna per guida in stato di ebbrezza.
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