RICERCA DI PERSONALE
Malpensa, 5mila assunzioni per la stagione calda
L’aeroporto si prepara alla stagione estiva e avvia le ricerche di personale

L’estate si avvicina e con essa arriveranno migliaia (anzi milioni) di passeggeri che affolleranno ogni giorno le partenze e gli arrivi, un via vai di viaggiatori da gestire, controllare, sfamare, un contingente di vacanzieri da incanalare nei vari gate, da servire nei negozi e nei bar, e soprattutto da far salire a bordo degli aerei. Per poter realizzare tutto questo, e molto altro ancora, Malpensa ha bisogno di personale e fin da ora è scattata la ricerca di nuovi dipendenti che andranno in aiuto dell’organico già presente in aeroporto.
«Le aziende che lavorano all’aeroporto stanno iniziando a cercare per non arrivare impreparate nei mesi di più intenso traffico», spiega Luigi Liguori, segretario generale della Filt Cgil di Varese.
PERSONALE IN PIU’
«Servirà il 30% di personale in più rispetto al periodo invernale proprio perché il traffico estivo, durante il quale ci sono poi dei picchi, aumenterà di circa il 20-30% rispetto a mesi come febbraio o marzo, di solito più tranquilli». Guardando ai numeri attuali significa circa 5.000 posti, dal momento che oggi in aeroporto lavorano circa 20mila persone.
«La speranza - prosegue Liguori - è che con il rinnovo del contratto nazionale del trasporto aereo avvenuto a ottobre la realtà aeroportuale ritorni a essere sempre più appetibile. Anche se non siamo pienamente soddisfatti, bisogna dirlo, la parte retributiva è migliorata. E questo potrebbe attrarre nuove persone che hanno voglia di conoscere questo mondo così particolare»
PERDITA DI APPEAL
Negli ultimi anni il contesto lavorativo di Malpensa ha cambiato sapore e essere impiegati allo scalo intercontinentale non ha più lo stesso appeal che possedeva una ventina di anni fa. «A parità di mansione, se in passato la retribuzione aeroportuale era più alta anche del 25% in più rispetto a quella che si poteva trovare al di fuori dello scalo, ora c’è una certa equivalenza», riflette il sindacalista. «Invece la qualità della vita lavorativa è peggiorata, fatta di turni spesso così variabili che non sempre è possibile farci incastrare il resto della quotidianità. Prima era una grande famiglia, con il gestore, cioè Sea, che copriva tutti gli ambiti dell’organizzazione di Malpensa. Adesso l’esternalizzazione e la conseguente presenza di molte aziende, da quelle dei servizi di rampa a quelle della ristorazione, ha creato più confusione e concorrenza che purtroppo spesso genera trattamenti retributivi e condizioni lavorative peggiori. Spero però, e stiamo lavorando per cambiare le cose, che Malpensa ritorni a essere un luogo appetibile dove la retribuzione sia davvero congrua al caro vita e il lavoro meglio organizzato».
LE FIGURE PROFESSIONALI
Anche perché le figure professionali di cui lo scalo ha bisogno per affrontare la summersono molte: dagli agenti di rampa agli addetti ai check-in e alla sicurezza, dai commessi per i negozi ai camerieri dei punti ristoro. «Rispetto a prima del Covid le opportunità sono aumentate», spiega Liguori. «Molti stanno andando in pensione e tanti hanno deciso di cambiare vita e cercare altrove. Questo sta liberando molte posizioni. La maggior parte dei contratti che verranno fatti sono a tempo determinato, per coprire l’estate. Ma con il forte ricambio di questi ultimi anni la possibilità che si trasformino in tempo indeterminato è concreta». Insomma, per chi volesse Malpensa riceve curricula.
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