GRANDE GUERRA
Malpensa, a Volandia l’aereo del blitz su Vienna
Si tratta di una replica 9/10 del monoposto utilizzato nel 1918 per lanciare sulla capitale austriaca volantini che invitavano alla resa: donato al museo

Sarà esposta, a partire dal weekend di Ferragosto, l’ultima acquisizione del Museo del Volo guidato dal presidente Marco Reguzzoni e dal suo vice Luciano Azzimonti. È una replica dello SVA 5: velivolo sviluppato e costruito durante la Prima Guerra mondiale, prodotto fino a metà degli anni Venti, reso celebre da imprese come il Volo su Vienna e il Raid Roma- Tokyo.
La replica in scala 9/10 è stata realizzata nel 2001 da Antonio Angelucci, insegnante di Vasto (Chieti), in circa ottomila ore di lavoro e con l’impiego di tecniche costruttive e materiali aeronautici (legni, tele, colle, vernici, tubolari in leghe metalliche leggere) utilizzati per costruire l’originale attualmente esposto al Museo dell’Aeronautica Militare a Vigna di Valle, frazione di Bracciano (Roma).
L’aereo è stato esposto in numerose mostre in tutta Italia e ha partecipato alla parata del 2 Giugno nel 2014. Lo scorso luglio Giuseppe Angelucci, figlio di Antonio, lo ha donato a Volandia.
Lo SVA 5 esposto, con la livrea della Serenissima, è una replica fedele del velivolo appartenuto al maggiore Giordano Bruno Granzarolo. Ovvero, uno degli aviatori che effettuarono il volo su Vienna nel 1918 e che lanciarono una serie di manifesti che invitavano la popolazione austriaca alla resa. L’acronimo SVA deriva dai cognomi Savoia e Verduzio. Era un velivolo da caccia, ricognizione e bombardamento, monomotore, biplano, monoposto e a struttura mista, ma era soprattutto velocissimo e innovativo. Una vera eccellenza dell’epoca.
Il velivolo è stato assemblato e preparato per l’esposizione da un gruppo di volontari di Volandia.
La replica fedele
dello SVA 5
entra
in collezione:
sfilò alla parata
del 2 Giugno
Fu un gioiello
dell’aviazione
usato dalla
Prima Guerra
mondiale agli
Anni Venti
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