DOCUMENTI CONTRAFFATTI
Malpensa, finge di essere il padre per portarla nel Regno Unito
Arrestato cittadino svedese giunto da Nairobi con una minorenne somala

Aveva finto che fosse sua figlia per portarla nel Regno Unito ma quando è sbarcato a Malpensa, la Polizia di Frontiera ha notato subito i documenti contraffatti e già usati per l’immigrazione clandestina. Un cittadino svedese di origine somale è stato arrestato per immigrazione clandestina: aveva con sé una ragazzina di origini somale minorenne che è stata affidata a una struttura protetta. L’uomo è finito in carcere.
È successo lo scorso 3 novembre, quando nell’ambito dei controlli di frontiera mirati a prevenire l’immigrazione irregolare in arrivo dai paesi extra-Schengen, gli agenti hanno controllato un cittadino svedese di origini somale giunto da Nairobi (Kenya) via Muscat (Oman). Lo svedese (di origini somale) era accompagnato dal figlio maggiorenne e dalla figlia minore, anch’essi con passaporto svedese. La presenza di un passeggero minore nel gruppo ha suscitato negli operatori di polizia interesse investigativo anche in relazione a specifiche situazioni emerse sulla stessa tratta aerea. Da approfondimenti, il passaporto della minore è risultato essere già stato utilizzato in passato per l’immigrazione clandestina e segnalato in ambito europeo. Ulteriori accertamenti hanno consentito di evidenziare alcune discrepanze tra il volto della minore giunta e quello della titolare del passaporto svedese. Alle successive contestazioni l’uomo e il presunto fratello della ragazza ribadivano trattarsi della propria sorella e di essere residenti nel Regno Unito. Quando gli agenti hanno però interrogato la ragazza, la minorenne non era in grado di parlare inglese e di riferire particolari sulla sua vita in Gran Bretagna. Alla luce di queste discrepanze, sono partiti i controlli incrociati con le autorità svedesi che avevano emesso il documento, con le autorità britanniche e con la compagnia aerea. Nel frattempo la polizia giudiziaria ha trovato fra i bagagli della ragazza una copia del suo legittimo documento somalo, che oltre a confermare la sua reale identità ne ha certificato la minore età. Di fatto è stata confermata l’attività di favoreggiamento posta in essere dal cittadino svedese. Con l’aiuto di un interprete di lingua somala, gli operatori hanno conquistato la fiducia della ragazza. Quest’ultima ha raccontato quindi la sua partenza dal Kenya favorita illegittimamente dal cittadino svedese. In particolare, la stessa ha riferito che la propria famiglia aveva preso accordi con il favoreggiatore per organizzare il viaggio, attivandosi con il proprio clan per la somma da pagare all’arrivo nel Regno Unito. Gli agenti della Polaria hanno così potuto arrestare in flagranza di reato per avere posto in essere un’attività illegale volta a favorire l’ingresso in Italia di un cittadino straniero. L’uomo è finito in carcere, la ragazzina è stata accompagnata in una struttura protetta come deciso dalla tribunale per i minorenni di Milano.
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