AEROPORTO
Atterraggio nel deserto notturno
L’incubo del fuori orario: niente treni e bus. E anche i tassisti hanno problemi

Arrivare nel cuore della notte o poco prima dell’alba è un problema. A Malpensa. I viaggiatori ne sono consapevoli. Soprattutto, lo è chi vive nei pressi dell’aeroporto e di solito si organizza con amici e parenti che quando sono anche loro in vacanza, come in queste settimane, non possono offrire aiuto.
Così, una volta atterrati e ritirati i bagagli, si rischia di restare lì fino alla prima corsa mattutina del Malpensa Express o dei bus. Al pari è problematico partire con i primi voli del mattino, almeno per chi si serve dei mezzi pubblici: il primo treno arriva al Terminal 1 alle 5.05 e, con spostamenti per quanto veloci all’interno dell’aeroporto, si rischia di perdere il volo anche quando si ha solo il bagaglio a mano e si è pronti con il check - in fatto a casa. Insomma, i collegamenti per arrivi notturni e partenze all’alba restano un tema da affrontare. Anche perché sul fronte taxi la situazione non è rosea, come si intuisce dalle segnalazioni arrivate dai lettori.
IL CASO
Una famiglia di Legnano, per esempio, tornata da una vacanza in Grecia in piena notte con un volo Neos in grande ritardo ha rischiato di restare a piedi. Il buon cuore del conducente, che avevano prenotato, li ha salvati da un paio di ore di attesa in aeroporto. «Ci eravamo organizzati quando abbiamo prenotato la vacanza e avevamo studiato tutto nei dettagli», spiega la legnanese. «Ma nessuno di noi aveva calcolato il possibile ritardo dell’aereo. Dunque, arrivati a Malpensa, abbiamo davvero rischiato di restare lì perché l’autista privato aveva già un’altra commessa. Quasi non c’erano taxi. Comunque, ogni volta che ci si rivolge a loro, i tassisti protestano ed è calvario».
I TAXI
Il servizio taxi c’è sempre e tutta la notte. Lo spiega Massimo Campagnolo di FederTaxi. «Bisogna guardare fuori dall’uscita 8 oppure fuori dallo Sheraton», chiarisce. «A Malpensa non si possono prenotare i taxi, una legge lo vieta e dunque bisogna fare la fila. Ma ci sono tutta la notte, anche se non è escluso che si debba attendere». Il rappresentante di categoria torna poi sul tema del rifiuto di caricare alcune tipologie di passeggeri: «Bisogna segnalare scrivendo alle autorità, in Regione, in modo che chi si rifiuta abbia conseguenze. Cioè, la sospensione dal lavoro di 30 giorni».
LA TARIFFA
Anche i tassisti, però, non se la passano bene. «Ho dovuto chiamare la polizia perché una passeggera che ho trasportato da Malpensa a Milano mi ha coperto di insulti», racconta ancora Campagnolo. «Abbiamo la tariffa fissa, 95 euro, dunque avevo spiegato tutto nei dettagli e mostrato la carta in modo che potesse leggere. Non c’è stato verso: la situazione si era messa talmente male che, per evitare eventuali aggressioni, ho dovuto chiamare le forze dell’ordine per essere pagato». Nonostante ci siano tariffe fisse - una garanzia per gli utenti - e l’aeroporto sia tappezzato di comunicazioni in merito.
BRIDGE
Infine, i tassisti speravano di aumentare i clienti grazie al trasloco dei voli di Linate a Malpensa. «Al momento il Bridge non ci ha portato nessun beneficio», spiega sempre Campagnolo. «Non abbiamo avuto un incremento di clienti».
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