LA PROTESTA
Malpensa, Cargo City: petizione al Parlamento Europeo
Inviata dalla Rete Comitati che contesta, norme alla mano, l’ampliamento dello scalo merci

La Rete Comitati Malpensa (RcM), ha presentato una petizione al Parlamento europeo per denunciare la violazione da parte dell’Italia delle direttive Ue. Il gruppo di cittadini che da anni si occupa dei problemi legati alla presenza sul territorio del Varesotto dell’aeroporto di Malpensa, ha depositato l’atto per impedire l’espansione di 44 ettari dello scalo merci, ampliamento reso possibile con l’approvazione della legge del 6 novembre 2023 numero 155.
IMPATTO AMBIENTALE
«La nostra attenzione è focalizzata sull’articolo 1-ter inserito come emendamento al decreto», si legge nella petizione di RCM. «In questo contesto è stato inserito nel testo originario, con finalità del tutto differenti, un emendamento della norma relativo a “Misure in materia di riduzione dell’impatto ambientale del trasporto merci su gomma tramite potenziamento del trasporto aereo” (art.1-ter) che riguarda l’aeroporto di Malpensa al fine di perseguire obiettivi nazionali ed europei. Inoltre, l’infrastruttura aeroportuale viene riconosciuta come opera strategica di preminente interesse nazionale con caratteri di indifferibilità, urgenza e pubblica utilità».
«FORZATURA PALESE»
Secondo quanto scritto dalla rete di cittadini è «palese la forzatura di voler bypassare con la legge 6 novembre 2023, n. 155, articolo 1-ter, il decreto 282 dell’8 giugno 2023 che impedisce al gestore aeroportuale di espandersi ulteriormente a spese di 44 ettari di brughiera». A giugno infatti, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica aveva bocciato l’ampliamento fuori sedime dello scalo. La Rete comitati inoltre, convoca un’assemblea con il Cuv, cioè il consorzio dei nove comuni ubicati nel bacino aeroportuale dello scalo intercontinentale di Malpensa, per fare chiarezza.
Altre opposizioni si sono registrate contro l’ampliamento di Cargo City.
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