LA PAURA
Fuga di massa dalla zona rossa
Voli presi d’assalto lo scorso weekend verso Egitto, Turchia e Senegal

Sembrava di essere ad agosto 2019. Il Terminal 1 dello scalo della Brughiera, venerdì scorso è stato preso letteralmente d’assalto da chi ha deciso di uscire dalla Lombardia diventata zona rossa. In molti, con in mano l’autocertificazione, hanno deciso all’ultimo momento di lasciare la regione spostandosi in alcuni casi al sud Italia ma soprattutto dirigendosi all’estero.
In particolare i voli del pomeriggio diretti a Il Cairo in Egitto (ben due voli), Abu Dhabi, Istanbul e Dakar sono stati riempiti dai passeggeri.
Il nuovo provvedimento è stato vissuto con ansia da centinaia di persone che, ignorando evidentemente le disposizioni del Dpcm e l’obbligo di limitare gli spostamenti se non per estrema necessità, si sono presentati allo scalo della Brughiera senza aver compilato la necessaria autocertificazione per giustificare la loro presenza fuori da casa per poi compilarla direttamente in aeroporto dove è stato necessario l’intervento della Polaria.
Il caos si è verificato in particolare nel pomeriggio con l’ondata d’imbarchi di chi, non potendo lavorare oppure essendo in smart working, ha deciso di lasciare la Lombardia spostandosi in regioni dove la situazione della pandemia è migliore e ci sono minori restrizioni.
Mentre molti stranieri hanno deciso di tornare nei Paesi d’origine dove non ci sono in vigore le limitazioni presenti in Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. A influire sulla decisione, ci sono anche i prezzi economici applicati dalle compagnie di volo low cost: basti pensare che la compagnia Wizz Air, nella giornata di domenica 8, vendeva i biglietti per Palermo a 40 euro, Easyjet fra i 60 e i 37 euro.
Non è escluso che ci fossero passeggeri che avessero acquistato anche voli a prezzi stracciati nelle scorse settimane e che vista la situazione, abbiano deciso di partire allontanandosi comunque dalla Lombardia. Seppure durante il primo lockdown il Terminal 1 fosse chiuso e fosse rimasto aperto solo il Terminal 2 che era stato preso d’assalto durante la fase più dura: prima fu il turno degli stranieri del Maghreb che decisero di tornare nei Paesi di origine che parevano essere più sicuri dell’Italia.
Nel cuore del confinamento per la prima volta si videro i cinesi in tute bianche o verdi, come dei palombari, pronti a prendere i voli per tornare nel Paese del Dragone. Venerdì, non ci sono state scene simili ma il clima era da grande fuga.
Comunque sembra che già da settembre quando ci sono stati i primi focolai e cenni di aumento dei contagi, molti stranieri avessero iniziato a organizzare il rientro a casa allontanandosi dalla Lombardia.
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