RIPRESA E PROBLEMI
Malpensa riprende il volo
Secondo l’ad Brunini si è tornati all’85% della realtà pre-covid

Quella iniziata è un’estate diversa per una Sea che tramite le parole del proprio amministratore delegato, Armando Brunini, si dimostra ottimista. «Stiamo viaggiando intorno al 80-85 per cento della realtà pre-Covid», dice. «In questo momento è ancora impossibile per noi fare previsioni, ma di certo una ripresa c’è stata e non ce l’aspettavamo così repentina».
Brunini definisce «un rimbalzo forte» il momento che sta attraversando il Terminal1, con dati che dovranno assestarsi anche nel periodo invernale (quello appena concluso vedeva ancora un -50 per cento rispetto ai numeri pre-pandemia) e la necessità che il tempo curi gli attuali mali del settore.
DIFFICOLTÀ OPERATIVE
«Il ritorno repentino a certi numeri porta con sé difficoltà operative, perché questo implica un servizio che non può essere sugli standard che ricerchiamo», aggiunge. «Non dipende tanto da Sea quanto dall’indotto, stiamo però reggendo se facciamo un parallelo con gli altri hub europei che hanno difficoltà serie e noi con loro per un effetto domino».
Il manager vede per sua stessa ammissione il proverbiale «bicchiere mezzo pieno» e attende la fine dell’estate per un bilancio più preciso.
Il tutto a margine dell’appuntamento di ieri pomeriggio, martedì 12 luglio, a Volandia. L’a.d. di Sea è intervenuto nel convegno che terminava il primo appuntamento della due giorni in cui a Malpensa si incontrano i 41 attori del progetto europeo Olga (che impegna a ridurre in modo urgente e complesso le emissioni assolute di CO2 del trasporto aereo).
Importante sottolineare come il tavolo abbia ricevuto l’input da un Raffaele Cattaneo (assessore regionale ad Ambiente e Clima) che fungeva da sprone alla discussione. «Se vogliamo dei passi concreti per verso la decarbonizzazione dobbiamo chiedervi quale strada intraprendere», il monito di Cattaneo. «Il ruolo di scegliere quale tecnologia sia la migliore non sarà mai imputato alla politica, ma all’industria. Stiamo quindi attendendo le vostre indicazioni». Come noto attorno a Malpensa si è costruito il progetto che spinge alla creazione della prima Hydrogen Valley, con l’obbiettivo di utilizzare entro il 2035 aerei a idrogeno. Un piano che al lato strettamente aeronautico affianca un cambio che coinvolgerebbe il trasporto su gomma che ruota attorno allo scalo prima e i cittadini del sedime in un secondo momento. Si tratterebbe di una rivoluzione storica.
L’AMPLIAMENTO DI MALPENSA
Aggettivo quest’ultimo utilizzato anche per il recente accordo sull’ampliamento di Malpensa. Il Masterplan 2035 ha ottenuto l’ok anche dei sindaci del Cuv. Aspetto sottolineato ieri con queste parole da Brunini: «Si tratta di una firma storica e possiamo dire che siamo stanchi dopo due anni di lavoro così logorante. Ovviamente soddisfatti del primo ok ottenuto dalla politica a livello locale». Una lunga trattativa relativa all’ampliamento del sedime per la Cargo City che ha visto le parti venirsi incontro. «Ringrazio i sindaci perché hanno avuto coraggio e guardato sul lungo periodo, trovando il giusto compromesso tra i benefici che l’accordo porta al territorio», la chiosa dell’amministratore delegato. «Noi con Enac faremo la nostra parte con le mitigazioni e compensazioni pattuite. Questo documento rappresenta la giusta sintesi tra sviluppo e sostenibilità con l’attenzione ai cittadini che è doverosa».
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