SICUREZZA
Sulla 336 i soldi della Regione
De Corato prospetta un tavolo dedicato a traffico e incidenti: basta vittime

Da Ivan Basso a Jean Todt, il passo è breve quando si parla di sicurezza stradale. E passa da Malpensa correndo lungo la superstrada 336.
Proprio all’aeroporto della Brughiera si è riunito ieri il gotha mondiale, europeo e nazionale degli esperti di comportamenti virtuosi sulle strade nell’ambito del convengo organizzato da Conass (comitato nazionale sicurezza stradale) con Aci Milano e Aci Varese e il supporto di Fia (Federation Internationale del’Automobile).
Regione Lombardia ha fatto la sua parte sostenendo l’iniziativa. L’assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato si è reso disponibile a creare un tavolo sulla questione 336 (per traffico e incidenti): «Deve partire dal basso, dai sindaci in coordinamento con la Prefettura di Varese, come è stato fatto per altre strade con numeri alla mano si può parlare. Magari il Comune capofila potrebbe essere Gallarate».
Del resto anche Geronimo La Russa (presidente di Aci Milano) arrivando a Malpensa non ha potuto fare a meno di lasciarsi andare a un commento a margine: «Venendo da Milano, la 336 è un disastro».
A fare gli onori di casa sono stati Claudio Del Bianco per Sea insieme a Giuseppe Redaelli (Aci Varese); Ivan Basso, presidente di Conass comitato fondato con la vicepresidente Francesca Caruso. A margine dell’iniziativa, Redaelli sulla 336 ha ribadito l’esigenza per gli automobilisti di rispettare le regole: «Sono l’unico vero salvavita».
In tutto il mondo, ogni giorno muoiono 3500 persone a causa degli incidenti stradali, in Italia 3300 all’anno. «Abbiamo riflettuto molto su quali messaggi lanciare in queste campagne di sensibilizzazione», riferiscono gli organizzatori mostrando le immagini che in queste settimane sono visibili come monito all’aeroporto di Malpensa. La Russa e Redaelli sottolineano: «Abbiamo scelto lo scalo della Bughiera perché è internazionale, è in corso l’operazione Bridge (il trasloco di Linate a Malpensa, ndr) e ogni giorno da qui passano almeno 100mila persone». Nel concreto è entrato anche De Corato, che ha snocciolato numeri: «I dati dell’incidentalità stradale in Lombardia sono ancora molto preoccupanti, anche se in forte miglioramento rispetto al passato. Nel 2018 ci sono stati 32.550 incidenti, che hanno provocato ben 44.622 feriti e, purtroppo, 483 morti. Ancora troppi, questi sono decessi che non possiamo considerare solo come accidentali». Nell’ultimo triennio, i ragazzi tra i 18 e 24 anni coinvolti in incidenti stradali, in qualità di conducenti, passeggeri o pedoni, sono stati quasi 20.000 con una media di oltre 6.400 all’anno.
«Regione – ha spiegato De Corato - per ridurre l’incidentalità stradale ha stanziato quest’anno 8 milioni di euro, distribuendoli nel triennio 2019-2021. È prevista l’assegnazione di cofinanziamenti, pari al 50% dell’importo totale, riconosciuti alle Province e ai Comuni. Con questi fondi saranno migliorate tutte le opere infrastrutturali che, voglio sperare, contribuiranno all’obiettivo di ridurre il numero degli incidenti gravi». Regione ha confermato di sostenere la campagna di Conass e Ivan Basso.
La Russa ha ribadito la necessità di fare formazione partendo dalle scuole in tema di sicurezza e ha acceso i riflettori sui monopattini: «Sono mezzi di circolazione che al momento non sono regolamentari. La strada è per tutti e solo con il rispetto possiamo convivere in sicurezza».
Lo stesso motto ha unito Ivan Basso e Redaelli. Presentato anche il nuovo testimonial della campagna mondiale, l’ex calciatore ivoriano Didier Drogba. «Sarà molto importante per l’Africa perché gli incidenti stradali sono il primo motivo di morte», ha sottolineato Jean Todt arrivato alla fine dell’incontro a fianco dell’ex stella del Chelesa.
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