LA VIABILITÀ
«Via taxi e bus dalla 336»
La proposta dei sindaci per sgomberare la Superstrada: deviare i servizi di trasporto sulla Boffalora

Trafico in tilt sulla superstrada 336, la proposta per snellirlo: dirottare autobus e taxi sulla Boffalora. «La 336 è vicina al collasso. In vista dei tre mesi di Linate, bisognerebbe incentivare ma anche arrivare ad imporre l’utilizzo della Malpensa-Boffalora». Sindaci alle prese con l’incubo di un’estate di code infinite lungo la superstrada 336, dopo un’altra giornata di passione tra tamponamenti e incidenti, nella mattinata di ieri.
Si riapre ancora una volta, sempre più prepotentemente e sempre più urgentemente, il problema dell’inadeguatezza strutturale della principale arteria di traffico che conduce all’aeroporto di Malpensa.
Per mandarla in tilt basta un qualsiasi incidente: il problema è di per sé serio, ma se si considera che tra neanche quattro mesi lo scalo gestito da Sea vedrà aumentare il proprio volume di passeggeri in transito di circa il 40% fino alla fine di ottobre, è evidente che non si può stare a guardare.
La preoccupazione del territorio cresce con l’avvicinarsi della fatidica scadenza del 27 luglio. Ad oggi, perlomeno formalmente, ai sindaci del Consorzio Urbanistico Volontario (Cuv) «non sono arrivate nuove convocazioni» al tavolo aperto in prefettura proprio per approfondire i problemi connessi al trasloco di Linate, in particolare viabilità di accesso e parcheggi esterni allo scalo.
«Ormai però il tempo stringe», ammette il sindaco di Cardano al Campo Angelo Bellora, che da tempo invoca «quantomeno di dirottare gli autobus e i taxi, dunque i mezzi che fanno per ragioni professionali la tratta Malpensa-Milano in modo continuativo, sul ramo della Boffalora».
Al tavolo della prefettura finora si sono ventilate una serie di soluzioni per incentivare più possibile il transito sulla superstrada “336 Diramazione” tra Malpensa e Boffalora, che passando per la A4 Milano-Torino raggiunge la metropoli evitando gli intasamenti dell’Autolaghi e liberando la congestionata 336 tra Malpensa e Busto Arsizio.
«Ma gli avvisi sui pannelli elettronici non bastano», fa notare Bellora.
Eppure su questo fronte le società di gestione delle Autostrade (A4 e A8 dipendono da due concessionari diversi, il che non favorisce possibili soluzioni) non sembrano intenzionate ad intervenire sul pedaggio della A4 al casello di Mesero, oggi il principale ostacolo all’utilizzo della Boffalora come alternativa per raggiungere l’aeroporto.
«Occorre incentivare ma anche in determinate situazioni imporre e obbligare il tragitto alternativo rispetto alla 336 - spiega il sindaco di Somma Lombardo Stefano Bellaria - bisogna capire tecnicamente se si può fare, ma perlomeno per i mezzi pesanti, i pullman e i taxi credo che potrebbe essere utile per spostare una quota di mezzi sulla Boffalora. Bisogna trovare un modo per obbligare a viaggiare su quel tratto di superstrada».
Anche perché, come sottolinea Bellaria, «è più sicuro, dotato di una sede stradale nuova e più funzionale e di corsie di emergenza in caso di incidenti, rispetto alla pericolosità degli svincoli e alla ristrettezza della nostra 336».
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