IL CASO
Allarme spari vicino alle case
Dalla Valmarchirolo alla Valganna, si moltiplicano le segnalazioni. Cacciatori nel mirino della protesta

«Sparano vicino alle case».
«Mi sono ritrovato i cani da caccia davanti al giardino».
«Abbiamo paura di essere impallinati».
Sono numerose le segnalazioni che giungono dalla Valmarchirolo, dalla Valganna e dalla Valceresio, per la ripresa della caccia. Già, perché mentre i fucili erano stati silenziati dalla zona rossa e arancione in Lombardia, ora che la regione è diventata gialla è arrivato il via libera anche per i cacciatori.
I quali, chiaramente, visto il ritorno dei divieti con l’arrivo delle feste di Natale, ne hanno approfittato durante lo scorso e in questo fine settimana.
Come avvenuto, appunto, ieri a Marchirolo dove qualcuno ha segnalato una pericolosa vicinanza degli spari rispetto alle case.
In particolare sono stati avvistati alcuni cacciatori armati di fucile nella zona boschiva sopra la chiesa di San Martino, non lontano delle abitazioni dove, fra l’altro, nei giorni scorsi era stato avvistato un gruppo di una decina di caprioli.
Fortunatamente non sono stati segnalati incidenti anche perché, va detto che in provincia di Varese gli infortuni legati all’attività venatoria, negli ultimi anni, sono stati davvero pochi.
Tuttavia, soprattutto chi voleva compiere una passeggiata nei boschi, ci ha pensato due volte. E in molti casi ha preferito rimanere a casa.
Anche a Fabiasco, frazione di Cugliate, si sono segnalati spari non lontano dalle abitazioni.
In questo caso, i cacciatori hanno posizionato un cartello con indicato il pericolo di “Caccia al cinghiale” in corso.
Infine arrivano indicazioni di battute organizzate anche in Valganna, nei pressi del Passo del Vescovo e quindi al confine con la Valceresio, oppure fra il Monte Orsa e il Monte Pravello, sopra Viggiù e Saltrio.
E, d’altronde, rispettando le regole, l’attività è consentita almeno fino al 24 dicembre, per poi essere sospesa di nuovo fino al 6 gennaio.
Si ricordano infine, le regole principali della caccia e delle distanze di sparo.
La caccia è per esempio vietata per una distanza di cento metri da case, fabbriche ed edifici adibiti a posto di lavoro.
Inoltre è vietato sparare in direzione degli stessi da distanza inferiore ai centocinquanta metri, così come per una distanza di cinquanta metri dalle strade (comprese quelle comunali non asfaltate) e dalle ferrovie. I trasgressori possono essere puniti con sanzioni amministrative ma, nei casi più gravi, anche sul piano penale. Un problema, quello degli spari vicini alle abitazione, da tempo al centro dell’attenzione.
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