L’INDAGINE
Market della droga nei boschi: cinque arresti
Operazione tra Varesotto e Alto Milanese. Lo spaccio avveniva sette giorni su sette

Market della droga smantellato. Gestori individuati. Era un vero e proprio “negozio di droga” quello che le forze dell’ordine hanno scovato nei boschi tra le province di Milano e Varese. In particolare, centro di spaccio erano i boschi di Lonate Pozzolo, Nosate e Castano Primo. Il Gip del Tribunale di Busto Arsizio ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare per cinque cittadini di nazionalità marocchina, tutti clandestini e con precedenti specifici.
LE INDAGINI
Il market nei boschi è stato smantellato dalle forze dell’ordine. Le indagini hanno individuato i due gruppi che gestivano il business attraverso molteplici punti di spaccio. L’attività criminale era strutturata come un vero e proprio lavoro: orario stabilito e gerarchia di ruoli, diversificati a seconda delle necessità delle diverse piazzole di spaccio.
Per esempio, a Lonate Pozzolo il market era aperto sette giorni su sette dal mattino fino a tarda notte, invece, a Castano Primo e a Nosate la domenica era il giorno stabilito per il riposo. Numerosissimi gli assuntori di fiducia che hanno perso il punto di riferimento per approvvigionarsi di cocaina, eroina e hashish. I clienti provenivano anche da comuni distanti.
GLI ARRESTI
Cinque, quindi, gli arresti. Uno dei fermati era evaso dai domiciliari proprio per poter gestire il market dei boschi tra Lonate Pozzolo, Nosate e Castano Primo. Le ordinanze sono state emesse dal Gip del Tribunale di Busto Arsizio, su richiesta del pubblico ministero Nadia Calcaterra, e sono state eseguite dagli agenti della polizia locale di Castano Primo e Nosate, in collaborazione con il personale dell’ufficio investigativo del commissariato di Busto della polizia di Stato. Contestato anche il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e il possesso di armi: la banda utilizzava machete e spray urticante.
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