PRIMA UDIENZA
Matricidio di Jerago, ordinata una perizia
Da stabilire se Gianna Guglielmetti, incapace di intendere e di volere, sia socialmente pericolosa

Ha preso il via questa mattina, lunedì 17 maggio, al tribunale di Busto Arsizio il processo in corte d’Assise contro Gianna Guglielmetti, la 73enne che un anno fa (era il 3 giugno) a Jerago uccise l’anziana madre Giulia Giacomini, 94 anni, affetta da Alzheimer, colpendola alla testa con una statuetta raffigurante un angelo.
Con presidente Nicoletta Guerrero, a latere Rossella Ferrazzi e i giudici popolari, e con pm Massimo De Filippo e per la difesa l’avvocato Duilio Mancini, sull’imputata, dichiarata incapace di intendere e di volere e stamattina assente, è stata disposta un’integrazione di perizia per stabilirne la pericolosità sociale: la donna infatti attualmente vive in casa con il marito in stato di libertà vigilata con obbligo di colloqui al Sert.
Compiuto questo passo, è stata fissata la prossima seduta per il 12 luglio.
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