OGGI I PRIMI ESAMI
Maturità, tutto in un’ora
Niente toto-tema, «Solo malinconia». La prova orale non fa paura

L’esame di maturità, il rito di passaggio per eccellenza, resta. Ma senza le prove scritte, che chiamavano tutti all’appello, si perde la dimensione sociale dell’evento. Niente notte prima degli esami sulle note di Venditti. Niente toto-tema. Niente adrenalina legata all’apertura delle buste. Addio ai commenti e alle soluzioni fornite da intellettuali ed esperti.
In sordina, in un certo senso soli, oggi, mercoledì 16 giugno, i primi studenti stanno sostenendo l’Esame di Stato: un colloquio con i propri professori e un presidente esterno. Un’ora per archiviare la prova più temuta di sempre, quella che anche in età adulta di tanto in tanto si rivive in sogno, sempre con i soliti patemi d’animo e il sospiro di sollievo al risveglio.
Ma quella di quest’anno è davvero una prova più facile, oppure è la sintesi di tutte le difficoltà, l’isolamento e la solitudine vissute quest’anno? «Io la vivrò con malinconia, chiudo l’anno con la consapevolezza di non aver vissuto in pieno gli anni del liceo», afferma Federico Vida, maturando al Liceo Classico Cairoli di Varese: «È brutto anche sapere che i nostri compagni non potranno esserci visto che potrà entrare in aula insieme all’esaminando una sola persona».
Alcuni studenti sono tranquillizzati dalla modalità dell’esame, che si svolge davanti «ad occhi amici». Altri sono comunque in ansia, preoccupati dal non aver approfondito abbastanza le materie di studio durante le lezioni a singhiozzo. Più di tutto, c’è la sensazione di essersi persi qualcosa.
I maturandi devono arrivare all’esame con un elaborato scritto in cui si trattano le materie di studio, ma anche temi di attualità. Tra i più scelti: l’amore, il tradimento, la guerra, l’ambiente, il lavoro, la politica, ma anche la carestia, la siccità e la peste. I professori forniranno anche il cosiddetto «spunto multidisciplinare» (un testo, una foto, o altro) che gli studenti dovranno utilizzare per creare dei collegamenti tra le diverse materie di studio.
«Sto vivendo questo momento abbastanza rilassata», dice Silvia Serpe, che studia al Linguistico Curie di Tradate: «Resta ovviamente un margine di incertezza, ma in linea di massima penso che ci si senta pronti».
«La maturità, anche in questa forma imposta dalla pandemia, resta per gli studenti un momento emozionante», conclude Salvatore Consolo, preside del liceo Cairoli: «Noi professori metteremo a loro agio i candidati».
© Riproduzione Riservata