IL SERVIZIO
Medicina legale, comanda Legnano
Il nuovo dipartimento interaziendale diretto dal varesino Castaldo modello per la Lombardia: meno ricorsi al privato sui sinistri, più professionalità

«Siamo tra i primi in Lombardia»: c’è soddisfazione per il risultato e le nuove sfide che si aprono nelle parole del varesino Domenico Castaldo, alla guida del dipartimento di Medicina legale interaziendale, operativo da qualche settimana.
Il Dipartimento riunisce due Asst, la Ovest Milano nel ruolo di capofila con la sua Unità operativa complessa di Medicina legale diretta dallo stesso Castaldo e la Rhodense, nel ruolo di associata con il suo servizio di Medicina legale.
Quella della creazione di un dipartimento è scelta recente, che deriva dalla riforma sociosanitaria della Regione Lombardia, ma che è resa possibile da un lavoro di lungo corso nelle singole realtà.
«Cominciamo a dire che il sistema delle regole della Regione Lombardia caldeggiava la presa in carico del servizio da parte di un’unità medico legale a conoscenza dei problemi del territorio, che in questo caso unisce i presidi dell’Ovest Milanese e del Rhodense - chiarisce Castaldo -. L’ambito della Medicina legale, per come è ora intesa, si trova a un punto di svolta, guardando a come si è configurata in altre regione italiane come Emilia Romagna e Toscana. In Lombardia la medicina legale si è sempre occupata di commissioni, come quelle per l’indennità, ma, con l’andare del tempo le competenze si sono ampliate includendo, per esempio, le richieste risarcitorie. Nella nostra realtà dell’Ovest Milano, è dal 2011 che abbiamo cominciato a gestire questa partita con nostri medici, attraverso un’opportuna formazione. Da qui una crescita professionale che ha permesso di affiancare ai compiti tradizionali la gestione dei sinistri, la Medicina necroscopica. Prima queste materie non facevano parte del background dei nostri medici, o ne costituivano una parte residuale».
Una presa in carico che ha coinciso con una ritirata da parte delle assicurazioni in materia.
«Prima le assicurazioni coprivano il rischio per intero, oggi si occupano dei sinistri oltre i 250mila euro, ossia poco meno del 10% del totale. Questo significa che siamo in grado di gestire la quasi totalità dei sinistri e non serve più affidarsi a liberi professionisti in qualità di consulenti».
Per voi si traduce in un vantaggio operativo.
«Diventa più facile interloquire con i colleghi clinici, si rafforza il senso d’appartenenza, inoltre gestire al meglio un sinistro aiuta a capire quando è meglio transare che andare in causa».
Tra le funzioni della struttura di Medicina legale c’è così la possibilità di supportare il risk management, la gestione del consenso informato, la valutazione in ordine al contenzioso extra giudiziario e giudiziario a valenza medico legale, la consulenza nei casi di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia e sui minori.
«Attribuirci competenze significa riconoscerci fiducia -conclude Castaldo -. Serve però parimenti investire. Tutto si può fare ma con risorse adeguate».
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