L’INIZIATIVA
Mercatino di Natale al carcere di Bollate
Sabato 3 dicembre il ritorno delle bancarelle con i prodotti realizzati dai detenuti

Dopo lo stop del biennio del Covid 19, torna il mercatino di Natale all’interno del carcere di Bollate. L’appuntamento per i visitatori è per il pomeriggio di sabato prossimo, 3 dicembre.
«Il tradizionale appuntamento con il mercatino di Natale rappresenta uno dei momenti più importanti di integrazione tra il carcere e la città», ha dichiarato Giorgio Leggieri, direttore della II casa di reclusione di Milano Bollate. «Si tratta di un’occasione unica per valorizzare il lavoro di volontari e aziende che hanno deciso di investire le proprie energie all’interno del carcere con l’obiettivo di favorire quel percorso di recupero e di reinserimento sociale dei detenuti che rappresenta uno dei principi fondanti di Bollate e che passa anche e soprattutto attraverso attività professionali».
Lungo i corridoi del carcere saranno esposte, e in vendita, foto di “vita carceraria” scattate all’interno dell’Istituto da agenti, detenuti ed educatori, che sono state oggetto anche di una doppia mostra milanese tra Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e Palazzo di Giustizia. Inoltre, nelle bancarelle dedicate sarà possibile acquistare varie produzioni carcerarie come, per esempio, i prodotti di Zerografica, onlus che produce stampe di vario genere (biglietti da visita, carta intestata, calendari, volantini, litografia, stampa magliette personalizzate, cuscini). In esposizione anche le piante e i fiori coltivati dalla Coop Cascina Bollate, che si occupa della manutenzione delle aree verdi e delle serre; i prodotti del laboratorio di sartoria dalla Cooperativa sociale Alice e i dolci del Consorzio Viale dei Mille (in primis, panettoni, torroni, cioccolato e praline).
Il pubblico che desidera visitare il mercato deve registrarsi entro mercoledì 1° dicembre sul sito http://www.rerum.eu, scegliendo tra due fasce orarie: 14.30 o 17.30 (con arrivo all’ingresso dell’Istituto con mezz’ora di anticipo). L’ingresso è riservato ai maggiorenni e a chi non è autorizzato ad effettuare colloqui con le persone detenute.
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