RITORNO AL FUTURO
Mercato: Varese ha scelto piazza Repubblica
Sì al trasferimento, consensi al settanta per cento. Cittadini e operatori concordi, ma mancano posti. L’assessore Perusin: «La nuova collocazione sarà occasione di rilancio».

Verso piazza Repubblica. Il mercato sembra spostarsi, così indicano le preferenze dei cittadini finora, verso la piazza accanto all’ex caserma.
Delle quattromila preferenze online raccolte finora, la scelta individuata conta circa il 70 per cento dei ...”like”. Le preferenze rimanenti sono divise tra le altre due ipotesi: Schiranna o comunque area periferica e mercato rionale.
Altri due sondaggi sono ancora aperti. Quello condotto tra gli ambulanti di piazzale Kennedy e che prevede più ipotesi e maggiori dettagli nelle risposte e quello che verrà condotto tra pochi giorni e coinvolgerà, invece, i commercianti di piazza Repubblica e delle strade vicine. Dagli attuali banchi, secondo i primi dati, oltre il 50 per cento dei venditori è favorevole a spostare verso il centro, dunque appunto in piazza Repubblica, la propria attività.
Siamo più vicini a una decisione, sul fronte del trasferimento del mercato? «Siamo più vicini ad avere tutte le informazioni per fare una scelta consapevole, tutti insieme», sottolinea l’assessore alle attività produttive Ivana Perusin , che ha deciso di consultare il maggior numero di persone e professionisti coinvolti in un tema potenzialmente esplosivo se non condiviso. «La necessità di individuare una nuova sede per il mercato implica una grande opportunità di rilancio: il mercato deve diventare un valore aggiunto per tutti, non un limite».
Se venisse trasferito nell’area antistante il centro commerciale, il mercato sarebbe però delimitato dalla piazza, da “spianare” e rendere tutta utilizzabile. In questo momento viene escluso un utilizzo dell’area dietro il teatro per le bancarelle, area adibita da qualche anno a parcheggio, e anche di via Spinelli, quando verrà chiusa al traffico, così come previsto dal piano delle stazioni esteso verso il centro cittadino.
Novanta bancarelle sono quelle che stanno all’interno del quadrilatero della piazza e novanta saranno allestiste se questa sarà la destinazione finale prescelta. Poiché il lunedì, giorno di maggior partecipazione degli ambulanti al mercato, si arriva a sfiorare i 200 banchi, ecco che ve ne sono parecchi che non troverebbero posto.
Da qui due ipotesi: o l’estensione del mercato in una zona lontana dal centro, come il piazzale antistante lo stadio o l’aumento dei giorni di mercato proprio in piazza Repubblica, per dare l’opportunità a tutti gli ambulanti di proporre i loro prodotti e magari di differenziare e qualificare ulteriormente la tipologia della merce a seconda dei giorni di mercato.
D’altronde va ricordato che piazza Repubblica in passato ha ospitato sia il mercato coperto sia le bancarelle dei Casbenatt. A ricordare che piazza Repubblica «potrebbe essere la soluzione ideale, ma bisognerebbe valutare con molta prudenza e attenzione tutte le problematiche che il mercato oggi, così come è strutturato, si porta dietro», sono Lorenzo e Leandro Redaelli, ingegnere e architetto dell’ufficio tecnico Redaelli (dove è ancora attivo il loro papà, l’ingegnere Arturo): quello dei Redaelli è nome legato al mercato coperto, poiché la direzione dei lavori venne coordinata dal nonno dei due professionisti, anch’egli di nome Leandro.
Correva l’anno 1931 quando si stava completando la costruzione. Al posto del grande mercato coperto, abbattuto una trentina di anni fa, oggi sorge il teatro cittadino.
Se mai venisse trovata una nuova destinazione per il teatro principale della città, ci sarebbe la possibilità di estendere l’area destinata alle bancarelle.
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